La ristorazione è uno dei settori che, combinati al turismo, permettono di generare più posti di lavoro in Italia.
La tradizione culinaria italiana è apprezzata da tutto il mondo e attira ogni giorno centinaia di migliaia di turisti da ogni Paese.
Lavorare nella ristorazione, con i suoi pregi e difetti, è uno dei sogni di tantissimi giovani e di aspiranti cuochi e chef, che desiderano arrivare a guidare una cucina, magari per qualche ristorante di prestigio. Ma, per fare ciò, bisogna comunque partire da un punto fisso: la scrittura di un curriculum vitae perfetto per un cuoco chef. Ecco alcuni consigli su come fare un curriculum per una figura professionale di questo tipo.
Illustra le tue esperienze in ordine cronologico inverso
È una regola che vale per tutti i CV, ma in particolar modo per il CV da cuoco chef: bisogna sempre illustrare le esperienze lavorative in ordine cronologico inverso, ossia dalla più recente alla meno recente.
Questo perché, nella maggior parte dei casi, le esperienze più recenti sono anche quelle più rilevanti ai fini della futura occupazione. Si è più “freschi” in quanto a conoscenze e manualità, e questo è un fattore estremamente apprezzato dai datori di lavoro.
Certo, se la tua ultima esperienza di cuoco chef non è così brillante, puoi optare anche per un ordine di rilevanza: puoi inserire ad esempio in cima alla lista un’esperienza di tre anni fa, e a seguire un’esperienza più recente ma di caratura inferiore.
Le soft skills, una caratteristica importantissima per un cuoco chef
Se si prova a pensare al lavoro di cuoco chef, subito viene in mente una caratteristica fondamentale. Si lavora infatti a stretto contatto con un team, con il quale per diverse ore si condivide la stessa cucina, le stesse sale, gli stessi strumenti.
Il cuoco chef solitamente ha la peculiarità di essere il capo dell’intero team: deve guidare i vari collaboratori, gestire le tempistiche di cottura e di uscita dei piatti in sala e così via. È un lavoro veramente impegnativo, che richiede però un’abilità quasi manageriale ben sviluppata.
Per questo motivo è importantissimo inserire e descrivere con accuratezza le soft skills nel CV, ossia tutte quelle abilità “personali”: capacità di gestire una squadra, capacità relazionali, capacità di gestire lo stress in situazioni di difficoltà, e così via. Saranno caratteristiche che il datore di lavoro leggerà con grande interesse, soprattutto nell’ambito della cucina.
Prepara un portfolio delle tue conoscenze da cuoco chef
Un cuoco chef è una figura altamente qualificata. Di solito i cuochi chef vengono impiegati in cucine di locali, ristoranti o alberghi rinomati. Per questo motivo, se hai una solida esperienza alle spalle, potresti valutare l’idea di preparare un portfolio delle tue conoscenze pregresse.
Ad esempio, potresti pensare di progettare un portfolio elegante, con un format particolare (magari, perché no, strutturato come un menù di ristorante), in cui potresti inserire alcune tue creazioni e idee personali che hai già proposto in altri posti di lavoro, o che hai semplicemente realizzato in privato.
Questo portfolio non dovrà essere lunghissimo, al massimo una facciata, e lo potresti allegare al CV sia via email, sia cartaceo qualora lo trasmettessi in questo modo.
La conoscenza delle lingue è importantissima anche per un cuoco chef
Nonostante il cuoco chef di solito lavori nel “background”, ossia in cucina senza esporsi alla sala, in realtà anche per esso è fondamentale conoscere altre lingue e questo va specificato nel CV.
Un cuoco chef lavora pur sempre nel settore della ristorazione, e di conseguenza quasi sempre è immerso anche nel turismo. Non è raro dover assistere a clienti che richiedono qualcosa di particolare allo chef, o che richiedono informazioni su ingredienti dei cibi impiegati.
Il datore di lavoro, quindi, apprezzerà di sicuro se inserirai nel CV una lista delle tue competenze linguistiche: valuta di inserirle sotto forma del classico livello europeo (ad esempio B2 per inglese, C1 per francese e così via).