Simile alla cipolla ma più delicato, il porro è il protagonista di tante ricette della nostra tradizione. Ecco come si pulisce e taglia!
Principalmente consumato in minestre o zuppe, il porro è un ortaggio della stessa famiglia di cipolle e aglio ed è un vero e proprio toccasana per la salute. Tuttavia, a differenza delle cipolle, i porri non vengono usati così di frequente nelle ricette nonostante il sapore più delicato.
Come mai? Probabilmente perché il loro aspetto un po’ ci spaventa e ci chiediamo come si possano lavare o pulire rimuovendo accuratamente i residui di terra. Inoltre molti pensano che rimangano filamentosi e, per non sbagliare, decidono semplicemente di non usarli. È un vero peccato perché i porri sono fra gli ortaggi più versatili in cucina e sono capaci di arricchire ogni piatto.
Ma come si pulisce e taglia il porro? Scopriamo come farlo e come utilizzarlo al meglio, non sprecando nulla.
Come si pulisce il porro
Prima di tutto per pulire e tagliare il porro basterà avere a disposizione un tagliere (posizionato su un panno umido che ne permette la perfetta aderenza alla superficie d’appoggio) e un buon coltello affilato.
Il porro è costituito da tre parti facilmente identificabili: le radici poste alla base; una parte bianca, quella più tenera e utilizzata in cucina; e poi la parte superiore verde formata dalle cime del porro, più dure e spesse.
- Per pulirlo e tagliarlo bisogna prima di tutto eliminare la parte della radice tagliando per mezzo centimetro la base dell’ortaggio.
- Procedere tagliando con un taglio netto la parte delle cime, dove il colore passa da verde chiaro a verde scuro. Avremo, così due parti ben distinte: una bianca, più tenera e dolce, ed una più carnosa.
- Prendere le cime verdi e sciacquarle sotto l’acqua accuratamente, strofinando con la mano. Potrete utilizzare per un brodo vegetale o per il minestrone.
- A questo punto prendere la parte bianca e tenerla in posizione verticale. Con un coltello andare a incidere lo strato più esterno delle foglie praticando un taglio delicato lungo tutta la sua superficie, dall’alto verso il basso. Eliminare questo strato esterno.
- A questo punto basterà passare il porro sotto l’acqua corrente aprendo delicatamente le sue foglie in modo tale che l’acqua passi al suo interno. Se dovesse risultare molto sporco, dividetelo a metà per il lungo e sciacquatelo più accuratamente.
Come si taglia il porro
La tipologia di taglio da effettuare dipende, ovviamente, dalla ricette che andremo a realizzare. In generale, però, il taglio più frequente per il porro è quello a rondelle. Vediamo come si fa!
- Prendere il tagliere e posizionarlo su una superficie solida. Appoggiare fra la superficie ed il tagliere un panno umido in modo tale da creare una perfetta aderenza.
- Posizionare la parte bianca in posizione orizzontale.
- Con l’aiuto di un coltello procedere al taglio dell’ortaggio contando di tagliare delle fettine di porro sottili 1 o 2 mm.
- Posizionare le fettine in una ciotola e, con l’aiuto della mano, “sgranarle” in modo tale da dividerle una dall’altra.
L’effetto che si otterrà sarà fantastico: le rondelline, perfettamente concentriche, potranno essere utilizzate per il loro gusto, per le loro proprietà ma anche semplicemente a mo’ di decorazione vista la loro bellezza. Se invece lo avete tagliato prima a metà per il lungo otterrete una sorta di semi cerchio.
Gli usi in cucina e le ricette con il porro
Come detto, il porro è uno degli ortaggi più versatili in cucina. Mentre la parte verde è spesso tagliata a fette di 2 o 3 cm e inserita in minestre e zuppe (tecnica usata soprattutto nella cucina asiatica), la parte bianca, la vera anima dell’ortaggio, viene utilizzata in tantissime ricette.
Dagli antipasti ai contorni, ad esempio in abbinamento a del pesce per esaltarne il gusto delicato, viene spesso utilizzato per realizzare primi piatti dal sapore particolare, rustico ma allo stesso tempo raffinato, come vellutate, risotti e lasagne.
Proprietà del porro
Il porro è ipocalorico in quanto ogni 100 g si contano solo 55 kcal. Contiene un’alta percentuale di acqua , pochi grassi, proteine e zuccheri. Uno degli elementi più presenti e che lo caratterizzano sono i carotenoidi oltre alle vitamine del gruppo B e C e l’acido folico che garantiscono il buon funzionamento del sistema immunitario. I porri sono inoltre ricchi di sali minerali quali ferro, calcio, fosforo e sodio. Grazie a queste componenti favoriscono la diuresi e aiutano in caso di reumatismi. Inoltre stimolano l’appetito oltre a contrastare l’insorgere di asma e di tumori.
