Porri: come pulirli, tagliarli e cucinarli

Porri: come pulirli, tagliarli e cucinarli

Simile alla cipolla ma più delicato, il porro è il protagonista di tante ricette della nostra tradizione. Ecco come si pulisce e taglia!

Principalmente consumato in minestre o zuppe, il porro è un ortaggio della stessa famiglia di cipolle e aglio ed è un vero e proprio toccasana per la salute. Tuttavia, a differenza delle cipolle, i porri non vengono usati così di frequente nelle ricette nonostante il sapore più delicato.

Come mai? Probabilmente perché il loro aspetto un po’ ci spaventa e ci chiediamo come si possano lavare o pulire rimuovendo accuratamente i residui di terra. Inoltre molti pensano che rimangano filamentosi e, per non sbagliare, decidono semplicemente di non usarli. È un vero peccato perché i porri sono fra gli ortaggi più versatili in cucina e sono capaci di arricchire ogni piatto.

Ma come si pulisce e taglia il porro? Scopriamo come farlo e come utilizzarlo al meglio, non sprecando nulla.

Tagliere con porri – primochef.it

Come si pulisce il porro

Prima di tutto per pulire e tagliare il porro basterà avere a disposizione un tagliere (posizionato su un panno umido che ne permette la perfetta aderenza alla superficie d’appoggio) e un buon coltello affilato.

Il porro è costituito da tre parti facilmente identificabili: le radici poste alla base; una parte bianca, quella più tenera e utilizzata in cucina; e poi la parte superiore verde formata dalle cime del porro, più dure e spesse.

  1. Per pulirlo e tagliarlo bisogna prima di tutto eliminare la parte della radice tagliando per mezzo centimetro la base dell’ortaggio.
  2. Procedere tagliando con un taglio netto la parte delle cime, dove il colore passa da verde chiaro a verde scuro. Avremo, così due parti ben distinte: una bianca, più tenera e dolce, ed una più carnosa.
  3. Prendere le cime verdi e sciacquarle sotto l’acqua accuratamente, strofinando con la mano. Potrete utilizzare per un brodo vegetale o per il minestrone.
  4. A questo punto prendere la parte bianca e tenerla in posizione verticale. Con un coltello andare a incidere lo strato più esterno delle foglie praticando un taglio delicato lungo tutta la sua superficie, dall’alto verso il basso. Eliminare questo strato esterno.
  5. A questo punto basterà passare il porro sotto l’acqua corrente aprendo delicatamente le sue foglie in modo tale che l’acqua passi al suo interno. Se dovesse risultare molto sporco, dividetelo a metà per il lungo e sciacquatelo più accuratamente.

Come si taglia il porro

La tipologia di taglio da effettuare dipende, ovviamente, dalla ricette che andremo a realizzare. In generale, però, il taglio più frequente per il porro è quello a rondelle. Vediamo come si fa!

  1. Prendere il tagliere e posizionarlo su una superficie solida. Appoggiare fra la superficie ed il tagliere un panno umido in modo tale da creare una perfetta aderenza.
  2. Posizionare la parte bianca in posizione orizzontale.
  3. Con l’aiuto di un coltello procedere al taglio dell’ortaggio contando di tagliare delle fettine di porro sottili 1 o 2 mm.
  4. Posizionare le fettine in una ciotola e, con l’aiuto della mano, “sgranarle” in modo tale da dividerle una dall’altra.

L’effetto che si otterrà sarà fantastico: le rondelline, perfettamente concentriche, potranno essere utilizzate per il loro gusto, per le loro proprietà ma anche semplicemente a mo’ di decorazione vista la loro bellezza. Se invece lo avete tagliato prima a metà per il lungo otterrete una sorta di semi cerchio.

Gli usi in cucina e le ricette con il porro

Come detto, il porro è uno degli ortaggi più versatili in cucina. Mentre la parte verde è spesso tagliata a fette di 2 o 3 cm e inserita in minestre e zuppe (tecnica usata soprattutto nella cucina asiatica), la parte bianca, la vera anima dell’ortaggio, viene utilizzata in tantissime ricette.

Dagli antipasti ai contorni, ad esempio in abbinamento a del pesce per esaltarne il gusto delicato, viene spesso utilizzato per realizzare primi piatti dal sapore particolare, rustico ma allo stesso tempo raffinato, come vellutate, risotti e lasagne.

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Proprietà del porro

Il porro è ipocalorico in quanto ogni 100 g si contano solo 55 kcal. Contiene un’alta percentuale di acqua , pochi grassi, proteine e zuccheri. Uno degli elementi più presenti e che lo caratterizzano sono i carotenoidi oltre alle vitamine del gruppo B e C e l’acido folico che garantiscono il buon funzionamento del sistema immunitario. I porri sono inoltre ricchi di sali minerali quali ferro, calcio, fosforo e sodio. Grazie a queste componenti favoriscono la diuresi e aiutano in caso di reumatismi. Inoltre stimolano l’appetito oltre a contrastare l’insorgere di asma e di tumori.