Un viaggio nella tavola di Berlusconi: dalle prelibatezze culinarie ai capricci gastronomici, esplorando le sue passioni per la mozzarella di bufala e la repulsione per l’aglio.
Il 12 giugno 2023 ci lascia un volto di spicco della politica italiana: è morto Silvio Berlusconi dopo un lungo periodo di malattia. L’ex premier, nonostante i problemi di salute, non ha mai voluto farsi vedere debole e malato sia in pubblico che nel piccolo schermo… e anche a tavola non si è mai lasciato mancare nulla (se non nell’ultimo periodo seguito dai medici). Cosa mangiava Silvio Berlusconi quindi? Le sue preferenze erano varie, non poteva dire di no al dolce e, invece, aveva detto NO al consumo della carne.
Ma vediamo meglio la dieta dell’ex premier e volto di Forza Italia.
Cosa mangiava Silvio Berlusconi? I gusti dell’ex premier
All’alba dei suoi 80 anni, Silvio Berlusconi ha deciso di abbandonare il consumo di carne, diventando vegetariano. Ma non è solo questa la particolarità della sua alimentazione, aveva infatti gusti ben definiti: sapeva benissimo cosa gli piaceva e cosa, invece, non poteva neanche vedere nel piatto.
Ad esempio, aveva un amore smodato per il gelato alla crema e la pizza margherita. Inoltre, preferiva i piatti tipici della sua regione, come i primi piatti tricolori, che venivano serviti durante i pranzi ufficiali con i leader stranieri e anche durante le serate di “Bunga bunga”. Un’altra grande passione di Berlusconi era la mozzarella di bufala. Pensate che il deputato azzurro Luigi Cesaro gli regalava 20 chili di mozzarella ogni due mesi, acquistati presso un caseificio di Cardito.
Al contrario, provava disgusto per l’aglio, che era bandito da qualsiasi piatto, sia istituzionale che non. Un famoso aneddoto racconta che, vittima di alcuni scherzi da parte dei colleghi, avrebbe inviato a tutti uno spray per mantenere l’alito fresco. Secondo il suo chef privato, Michele Persichini, l’ex premier non ha mai apprezzato neanche la cipolla.
Per quanto riguarda il cibo di origine animale, le esperienze passate dell’ex premier erano decisamente “carnivore”. Le cronache e i retroscena politici sono piene di piatti non vegetariani come arrosti, ragù, prosciutto e ossobuco. L’unica eccezione era il pesce, che Berlusconi non ha mai amato.
Le cene tricolore di Silvio Berlusconi
Tante sono state le cene, istituzionali, dove Berlusconi ha espressamente richiesto che venissero portate in tavola pietanze tricolori: come mozzarella, olive e pomodori.
La caprese tricolore è stata servita come antipasto durante la cena di gala tenutasi a Villa Madama nel giugno 2004 in onore dell’allora presidente degli Stati Uniti, George Bush. Successivamente, sono state servite pennette tricolori, condite con pesto, salsa ai quattro formaggi e un battuto di pomodoro Pachino. Per il dessert, è stato offerto un plateau di formaggi italiani seguito da gelato. Naturalmente, anche il gelato era tricolore, con gusti di fragole, pistacchio e fior di latte.
La mise en place che voleva Silvio Berlusconi
E riguardo all’apparecchiatura della tavola? Berlusconi aveva una preferenza per “tovaglie bianche, piatti bianchi Antica Doccia Richard-Ginori, sottopiatti d’argento e centrotavola con fiori freschi”. Era altrettanto attento alla selezione dei vini. Inoltre, preferiva il pane ai grissini, poiché questi ultimi erano più grassi e il Cavaliere era attento alla sua linea.