Conoscete la dieta daneza? Fa perdere 9 chili in soli 14 giorni, ma presenta controindicazioni che è bene conoscere.
Tra i tanti regimi alimentari esistenti, la dieta daneza è senza ombra di dubbio una delle più veloci per quel che riguarda la perdita di peso. E’ molto restrittiva, ma consente di perdere 9 chili in soli 14 giorni. Vediamo come funziona e quali sono i pro e i contro.
Dieta daneza: come funziona l’alimentazione danese
Chiamata anche Copenhagen diet o dieta danese, la dieta daneza è un regime alimentare altamente proteico, che prevede l’eliminazione di zuccheri e carboidrati. Secondo gli esperti, consente di perdere peso velocemente perché, essendo un’alimentazione low carb, costringe il corpo ad attivare il metabolismo proteico e comporta un maggior dispendio di calorie.
Prima di scoprire i cibi concessi nella dieta daneza, una precisazione è d’obbligo. Questo regime è altamente restrittivo, può affaticare molto il fegato e creare danni al sistema cardiovascolare. Pertanto, prima di stravolgere la vostra alimentazione è opportuno chiedere il parere del medico.
I menù della Copenhagen diet sono composti soprattutto da: carne rossa e bianca, pesce e tante uova. Sono banditi zuccheri, carboidrati e grassi vegetali. La colazione è la stessa tutti i giorni: un caffè o tè verde senza zucchero e un bicchiere di acqua tiepida con succo di limone. Se si ha fame si può scegliere uno yogurt greco scremato (massimo 150 gr).
Il pranzo, invece, cambia ogni giorno: 2 uova sode con 400 gr di spinaci e un pomodoro tagliato a fette, oppure 250 gr di prosciutto cotto e uno yogurt magro bianco o 150 gr di salmone fresco o 100 gr affumicato condito con limone. A cena 200 gr di carne rossa con insalata mista e 150 gr di frutta oppure 100 gr di fiocchi di latte, un uovo e 100 gr di carote.

Pro e contro della dieta daneza
Essendo altamente proteica e del tutto sbilanciata, la dieta daneza è stata spesso criticata. L’eliminazione di carboidrati, zuccheri e grassi vegetali potrebbe creare danni all’intero organismo, come: stanchezza, senso di nausea, cefalea, caduta dei capelli, palpitazioni, crampi, gotta, stitichezza, aumento del colesterolo e patologie cardiovascolari (ictus e infarto in primis). Inoltre, la perdita di peso eccessiva è dovuta soprattutto alla disidratazione dei tessuti e non alla perdita di grasso corporeo. A livello estetico, quindi, l’effetto yo-yo è dietro l’angolo perché dopo le 2 settimane di dieta si riprendono tutti i chili con gli interessi.
Secondo i sostenitori, la dieta danese riduce la pressione arteriosa sistolica e diastolica e l’infiammazione cronica. E’ bene sottolineare, però, che gli studi esistenti non sono tutti concordanti. In ogni modo, questo regime alimentare non può essere seguito per più di 2 settimane perché si rischiano danni al fegato, reni e altri organi.