Allenamento e alimentazione sana: la dieta di Roberto Bollo dopo il periodo passato a consumare cibo spazzatura.
La fama di Roberto Bolle ha valicato i confini nazionali e l’ha reso uno dei ballerini più famosi al mondo. Dietro una carriera di successo però ci sono tanti sacrifici che vanno dall’allenamento all’alimentazione, ma non è sempre stato così. Come lui stesso ha rivelato in un’intervista a Ok Salute è stato vittima dei junk food. In cosa consiste quindi oggi la dieta di Roberto Bolle?
Roberto Bolle: il rapporto con il cibo
Piemontese di origine, ha solo 11 anni quando lascia la casa dei genitori e si trasferisce a Milano ed entra nella Scuola di ballo del Teatro alla Scala. I ritmi sono serrati: di giorno si studia danza e storia della musica, la sera si frequenta il liceo. È così che i pasti genuini della mamma vengono sostituiti da merendine e piatti pronti. La voglia di cucinare infatti non c’è, a farla da padrone è la stanchezza.
Di certo non ha mai avuto il problema di essere sovrappeso: l’allenamento a cui era sottoposto era più che sufficiente a mantenersi in forma. Tuttavia quando la sua carriera lo porta a calcare palchi internazionali si rende conto di non avere più le forze: il suo corpo gli chiede qualcosa di diverso.
La svolta nella dieta per il ballerino
Così, dopo aver ballato a Londra per la principessa Diana, torna in Italia e inizia tre giorni di total detox a base di frutta, verdura e tanta acqua. Adesso è pronto per rivolgersi a un nutrizionista. È così che abbandona il cibo spazzatura a favore di una dieta equilibrata adatta a supportarlo nella sua carriera. Sottolinea infatti come pur essendo un atleta a tutti gli effetti, a differenza dei calciatori il corpo di ballo della Scala non sia seguito da nessun nutrizionista.
La sua non è una dieta di privazioni: riso e cereali integrali, frutta e verdura, pesce e carne. Non disdegna nemmeno qualche sgarro come le patatine nel sacchetto o le noccioline. Insomma, la dieta è importante, ma anche l’attività fisica svolge un ruolo importante e lui ne è l’esempio.