Pitaya o dragon fruit: andiamo alla scoperta di questo frutto esotico

Pitaya o dragon fruit: andiamo alla scoperta di questo frutto esotico

La sua forma ricorda quella del cuore di un drago e da qui prende il nome. Stiamo parlando del dragon fruit o pitaya, un vero e proprio superfood.

Vedere cocco, ananas e lime nel reparto frutta del supermercato ormai non ci stupisce più e lo stesso si può dire dell’avocado, entrato nelle nostre diete da qualche tempo. Il frutto del dragone, noto anche come pitaya o dragon fruit invece è meno conosciuto e più difficile da trovare. Ma come si mangia e quali sono le proprietà del dragon fruit?

Cos’è il dragon fruit?

La pitaya è il frutto di una pianta che assomiglia a un cactus, ha una polpa dolce e fresca che per sapore ricorda quella della pera.

Dragon fruit

È un frutto originario del Sud America ma diffusosi anche in Asia, soprattutto in Vietnam. È da qui, infatti, che provengono la maggior parte dei frutti importati, caratterizzati da una buccia acuminata di colore rosa acceso e da una polpa bianca punteggiata di semini neri.

Non esiste un’unica varietà di pitaya: oltre a quella appena citata, è possibile trovarla con una buccia gialla mentre la polpa rimane invariata.

Quali sono le proprietà del dragon fruit?

Questo frutto ha davvero moltissime proprietà. Partendo da quelle antiossidanti che ne fanno un alleato nella lotta contro i radicali liberi e lo rendono un vero e proprio superfood, si arriva ai vantaggi per il colesterolo, la dieta e la digestione. L’elevato contenuto di fibre infatti contribuisce a favorire il transito intestinale e ad aumentare il senso di sazietà.

Anche i soggetti affetti da diabete di tipo 2 e i prediabetici avranno dei benefici dal consumo della pitaya grazie alla sua capacità di regolare i livelli di zucchero nel sangue.

L’elevato contenuto di vitamina C poi rende il dragon fruit un alleato del sistema immunitario, previene le anemie in combinazione con il ferro e stimola la rigenerazione cellulare.

Come si mangia il dragon fruit?

Questa domanda è più che legittima dal momento che a prima vista è un frutto piuttosto particolare. In realtà per consumarlo è sufficiente tagliarlo a metà e consumarne la polpa con un cucchiaino, proprio come si è soliti fare con i kiwi.

Alcuni lo apprezzano molto con una spruzzata di succo di lime e zucchero oppure lo utilizzano per preparare la famosa Agua de pitaya semplicemente frullando il frutto con acqua, lime, menta e sciroppo di agave o zucchero.