Il falsomagro in effetti è proprio un falso perché si tratta invece di un secondo davvero ricco e sostanzioso.
Il falsomagro è una tradizione in Sicilia, dove, inutile dirlo, la farcia varia da famiglia a famiglia. I tagli di carne più adatti a prepararlo sono la noce, il codone e il girello di manzo. Dovrete mettere in conto un po’ di difficoltà a legare la carne (se non lo avete mai fatto), ma il resto della preparazione è semplice, per un risultato golosissimo da leccarsi i baffi. Potete proporre questo secondo piatto durante un pranzo o una cena importante, in famiglia e circondati dai propri cari. Si tratta di una ricetta tipica, solitamente preparata durante le festività di Natale e Pasqua, ma anche dalla nonna ai pranzi della domenica.
Preparazione del falsomagro
- Prendete la fetta di carne e mettetela su un tagliere, poi battetela con un batticarne per ottenere uno spessore uniforme e darle una forma tendenzialmente rettangolare.
- A parte mettete in una ciotola la carne trita, il pecorino grattugiato, il pangrattato, sale e pepe. Mescolate bene fino a ottenere un composto omogeneo.
- Ora mettete il mix di trita sopra la carne di manzo e appiattitelo per creare uno strato uniforme con uno spazio di circa 1-2 cm dai bordi della fetta di carne.
- Ora prendete la mortadella, o la pancetta e tagliatela a strisce, fate la stessa cosa con il lardo e il caciocavallo poi posizionate tutte le striscie parallele al lato corto della fetta di manzo alternando gli ingredienti.
- Prendete le uova sode sbucciate e mettetele al centro del ripieno intere oppure tagliate a spicchi e alternate con i salumi e il formaggio.
- Ora arrotolate la carne su se stessa e chiudetela ben stretta con uno spago alimentare da cucina.
- Prendete due padelle, in una versate un filo d’olio e fatelo scaldare, poi adagiate l’arrosto e sigillate bene la carne su tutti i lati.
- Mentre la carne si sigilla preparate un trito con carota e cipolla e fate un bel soffritto nella seconda padella, con un filo abbondante di olio.
- Sfumate con il vino rosso e, quando tutto l’alcol sarà evaporato, versate la passata di pomodoro e lasciate cuocere bene il tutto con un coperchio per circa 40-50 minuti.
- Passato il tempo il falsomagro sarà pronto per essere tagliato attentamente a fette e servito nei piatti.
Ed ecco una videoricetta quasi identica alla nostra preparazione, che vi può aiutare anche nella chiusura dell’arrosto farcito:
Storia del piatto
Si tratta probabilmente di un piatto di derivazione francese, che si fa risalire alla dominazione Angioina in Sicilia del XIII secolo. La parola “falso” avrebbe quindi origine da “farce”, che, tuttavia, significa “farcia” e non “falso”. La pronuncia iniziale di “farce” evolve nel tempo diventando “farsu”. Secondo questa interpretazione, il termine “falsomagro” potrebbe essere tradotto come “carne farcita” o persino come “farcia magra”.
Il secondo di carne, chiamato anche braciuluni siciliano, è stato portato nelle cucine aristocratiche siciliane proprio dai cuochi francesi e poi tramandato di generazione in generazione e di famiglia in famiglia soprattuto nel periodo di Natale e di Pasqua.
Conservazione
Consigliamo di conservare il secondo di carne in frigo, per massimo 2 giorni e all’interno di apposito contenitore con coperchio. Sconsigliamo la congelazione in freezer.