Il fricandò è una sorta di spezzatino preparato con carne e patate tipico della cucina piemontese. Ecco la ricetta originale.
Il fricandò è un’antica ricetta piemontese che risale addirittura al 1700. Veniva preparato abbinando verdure, soprattutto patate, e carne di vitello e pare che debba il suo nome al termine francese fricandeau utilizzato per indicare un pezzo di carne avvolto nella pancetta e cotto con verdure.
Come è facile intuire nasce come piatto povero dalla necessità di utilizzare gli ingredienti che si avevano a disposizione e di renderli saporiti. Per questo nella ricetta originale troviamo anche le cipolline che rendono il piatto appetitoso. Attenzione però a non definirlo uno spezzatino di vitello: i piemontesi potrebbero arrabbiarsi!
Come preparare la ricetta del fricandò
- Per prima cosa tagliate a cubetti di un paio di centimetri la polpa di vitello. In un tegame, scaldate l’olio con lo spicchio di aglio e il rosmarino quindi soffriggete la carne su tutti i lati.
- Sfumate con la grappa poi aggiungete le patate sbucciate e tagliate a tocchetti grandi all’incirca come la carne e le cipolline.
- Unite la polpa di pomodoro, l’alloro, una presa di sale e una macinata di pepe e mettete il coperchio. Lasciate cuocere a fiamma bassa per 2 ore mescolando di tanto in tanto.
- Servite il vostro fricandò di verdure e carne ben caldo.
Questa ricetta somiglia molto allo spezzatino con patate. Provate entrambe le ricette per scoprire quale si adatta meglio ai vostri gusti.
Conservazione
Il fricandò si conserva in frigorifero per un paio di giorni. Prima di consumarlo è sufficiente riscaldarlo in padella a fiamma bassa.