Fritte e perfette per accompagnare formaggi e salumi, le friciule sono delle focaccine di impasto lievitato e fritto.
Le friciule astigiane possono essere paragonate allo gnocco fritto emiliano. Con questo hanno in comune la frittura, la consistenza e anche l’usanza di accompagnarli con salumi e formaggi. Non c’è niente di meglio di una friciula, una fetta di lardo e un bicchiere di barbera per iniziare un pranzo o una cena in famiglia.
La preparazione è davvero semplice. In sostanza si tratta di una pasta lievitata stesa piuttosto sottilmente, tagliata a losanghe e fritta. Con il calore tenderà a gonfiarsi formando una serie di bollicine responsabili del loro aspetto e della particolare consistenza. Ma vediamo nel dettaglio la ricetta delle friciule astigiane.
Come preparare la ricetta delle friciule
- Per prima cosa sciogliete il lievito nell’acqua. Unite poi la farina e iniziate a impastare aggiungendo solo in ultimo il sale e l’olio.
- Una volta che l’impasto si sarà compattato, trasferitelo sulla spianatoia e finitelo di lavorare fino a che non risulterà liscio e omogeneo.
- Mettetelo a lievitare in una ciotola coperta con pellicola per un paio di ore.
- Trascorso questo intervallo di tempo, stendetelo con il matterello fino a raggiungere mezzo centimetro di spessore. Ricavate delle losanghe di circa 7 cm di lato tagliandole con una rotella taglia pasta.
- Scaldate abbondante olio di semi in una padella, meglio se di ferro, e tuffate le friciule poche per volta. Cuocetele fino a che non risulteranno uniformemente dorate quindi scolatele con una schiumarola e passatele su carta assorbente. Servitele ben calde accompagnandole con salumi e formaggi.
Come accennato nell’introduzione, questa ricetta è molto simile a quella dello gnocco fritto ma vengono da due regioni diverse. Basti pensare infatti che per tradizione nello gnocco fritto si utilizza lo strutto.
Conservazione
Proprio come il pane, le friciule si conservano in un sacchetto di carta per un paio di giorni.