Il grostl è un secondo piatto tipico della cucina tirolese a base di patate insaporite con speck e pancetta, servito con uovo al tegamino.
La ricetta tirolese di cui parliamo oggi è qualcosa di sensazionale. Sostanziosa e saporita, non è raro che venga servita nei rifugi per rifocillare gli sciatori tra una discesa e l’altra. Nata come piatto del riciclo, oggi è un prodotto tipico del Tirolo preparato con patate, pancetta e speck. Spesso viene accompagnato anche da un uovo al tegamino, come se già così non fosse sufficientemente ricca.
La preparazione è alquanto semplice e ben si presta per essere servita anche come piatto unico. In sostanza le patate lesse vengono ripassate in padella con speck, pancetta, cipolle e burro e poi aromatizzate con erba cipollina. Descrivere la bontà di questo piatto è impossibile quindi non vi resta che provarlo.
Come preparare la ricetta del grostl
- Per prima cosa sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti di 2 cm. Lessatele in abbondante acqua salata per 20 minuti.
- Nel frattempo in una padella capiente sciogliete il burro e rosolate speck e pancetta tagliati a dadini insieme a una macinata di pepe.
- Dopo che avranno rilasciato parte del loro grasso unite la cipolla affettata sottile e cuocete per 15 minuti.
- Unite le patate lesse, profumate con l’erba cipollina e se necessario regolate di sale.
- Mentre si amalgamano tutti i sapori preparate l’uovo al tegamino: scaldate in una padella un filo di olio, rompete le uova e lasciatele cuocere a fiamma media per 3-4 minuti. Il tuorlo dovrà infatti rimanere morbido.
- Distribuite le patate nei piatti e completate ciascuno con un uovo.
Cosa ne pensate di questa ricetta? Se l’idea di una cena interamente dedicata alle montagne vi stuzzica le papille gustative, vi consigliamo di preparare anche i canederli: non ve ne pentirete.
Conservazione
Le patate cotte e insaporite si conservano un paio di giorni in frigorifero chiuse in un contenitore ermetico. Vi consigliamo di riscaldarle in padella prima di servirle e preparare l’uovo al momento.