In Svezia sta per essere aperto il museo dei cibi disgustosi. Ci saranno gli alimenti più ripugnanti che arrivano da tutti i Paesi del mondo!
Anche l’avversione e gli alimenti ripugnanti hanno il loro fascino. Infatti sta per essere inaugurato il museo dei cibi disgustosi. Lo spazio dedicato ai cibi più orribili, provenienti da ogni Paese del mondo si trova a Malmo, in Svezia e aprirà le sue porte ai curiosi il prossimo 31 ottobre del 2018.
È stato lo psicologo degli Stati Uniti Samuel West ad avere questa brillante idea. Per qualcuno i cibi esposti nella mostra sono considerati una vera e propria prelibatezza, mentre per altri si tratta di prodotti che fanno rivoltare lo stomaco.
Cosa possiamo vedere al museo dei cibi disgustosi?
Tra i cibi considerati disgustosi e che saranno esposti al museo ci saranno: l’hákarl, lo squalo fermentato islandese e il durian, ovvero il frutto con l’odore più sgradevole al mondo, tanto che non si può portare sui mezzi pubblici. Inoltre ci sarà il pene di bue crudo, l’aringa fermentata svedese e addirittura il tenero porcellino d’india arrostito. Per quanto riguarda l’Italia cosa potremo vedere? Sicuramente il casu marzu sardo, ovvero il pecorino della Sardegna colonizzato dalle larve.
Ci sarà un grosso problema, ovvero quello degli odori nauseabondi che si sprigioneranno per il locale. Per ovviare a ciò, molti cibi sono stati messi all’interno di teche sigillate o barattoli chiusi ermeticamente.
Inoltre il prezzo totale per partecipare alla mostra e conoscere questi cibi particolari è piuttosto elevato. Si tratta di 18 euro a testa, mentre rimane gratis per i bambini. Il prezzo elevato è dato dal fatto che gli alimenti si deteriorano in fretta e quindi vanno sostituiti spesso.
Non si tratta dell’unica novità che crea stupore questa, infatti è da poco stato aperto un ristorante a tema toilette, in cui tutto ricorda un bagno e mangi seduto sul wc. Quindi se siete curiosi di conoscere queste prelibatezze o piatti disgustosi affrettatevi a prenotare il vostro viaggio in Svezia!
Fonte foto: https://www.instagram.com/tagliaferrifabrizio/