Tutto quello che c’è da sapere sul pangasio, ottima fonte di proteine, vitamine e minerali: ecco valori, ricette e informazioni utili per consumarlo.
Tra i pesci d’acqua dolce, il pangasio occupa senza dubbio un posto particolare sia per le sue caratteristiche nutrizionali sia per la sua versatilità, qualità che lo rende protagonista di numerose ricette.
Il Pangasio ha un corpo allungato, con una pelle liscia e senza squame e con le carni bianche. È un pesce di acqua dolce con origini nei bacini del sud-est asiatico e principalmente proveniente da allevamenti, come il salmone.
Il “Pangasius hypophthalmus”, se si preferisce usare il nome scientifico, è un pesce che presenta carni bianche o leggermente rosate che viene commercializzato sia fresco sia surgelato, principalmente sotto forma di filetti già spinati e privi di pelle o tranci.
Per ottenere un identikit approfondito del pangasio è utile esplorarne tutte le qualità nutritive, focalizzando l’attenzione sulle modalità di consumo e sui punti di forza che lo contraddistinguono, anche sfatando alcuni falsi miti.
Valori nutrizionali del pangasio
Il pangasio è un alimento molto nutriente, un’ottima fonte di proteine come la maggior parte dei pesci e caratterizzato da valori nutrizionali simili a quelli garantiti da altre specie di pesce che consumiamo più comunemente.
Dal punto di vista calorico, il Pangasio ha un ridotto contributo calorico, circa 75 calorie per 100 grammi di prodotto e questo lo rende una specie di pesce indicata anche nelle diete ipocaloriche finalizzate alla perdita di peso, questo pesce permette di fare il pieno di vitamine essenziali per la salute, come la vitamina B12 e la vitamina D.
Considerando i sali minerali, invece, il pangasio rappresenta una buona fonte di selenio e fosforo, mentre vanta un contenuto limitato di Omega 3 esattamente come accade per altre tipologie di pesce, ad esempio l’orata, la spigola, le seppie e i calamari.
Come cucinare il pangasio?
Grazie all’apporto nutritivo particolarmente variegato, il consumo del pangasio è indicato nell’ambito di un’alimentazione sana, varia ed equilibrata. Acquistato fresco o surgelato, questo pesce viene utilizzato per la preparazione di numerose pietanze e si presta in modo ottimale a diversi tipi di cottura.
Solo per fare alcuni esempi, il pangasio in crosta (detto anche pangasio alla Wellington) si prepara adagiando i filetti di pesce su un fondo di zucchine e coprendo con una farcia composta da uova e panna, arrotolando il tutto su una base di pasta sfoglia e cuocendo in forno caldo a 200 gradi per 25 o 30 minuti.
Il pangasio, inoltre, può trasformarsi in un ottimo ripieno per i ravioli, oppure può essere consumato al forno con pomodorini e feta sbriciolata, il tutto aromatizzato con timo e origano.
Chi ha poco tempo e non ha dimestichezza ai fornelli, infine, può preparare in pochi minuti dell’ottimo pangasio al forno semplicemente infornandolo condito con sale, pepe, limone e prezzemolo.
Informazioni utili sul pangasio
Nonostante le numerose virtù, il pangasio è stato spesso associato ad alcuni falsi miti legati alle metodologie di allevamento. È utile quindi riportare alcune informazioni veritiere e basilari che è bene tenere a mente per portare in tavola il pangasio in totale tranquillità:
- l’allevamento del pangasio non è nocivo per l’ambiente: come per tutte le specie di pesce è importante anche per il Pangasio la certificazione di sostenibilità ASC, per acquacoltura sostenibile. Questa garantisce il rispetto di rigide norme nell’allevamento e nella filiera produttrice. Tale certificazione ASC garantisce inoltre il rispetto di standard volti ad assicurare la responsabilità ambientale e sociale;
- Il pangasio è una specie di pesce adatta al consumo ed un’alternativa valida nella nostra alimentazione
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