È nata la nuova pizza di Gino Sorbillo al granchio blu, una prelibatezza a base bianca: “più buono del granchio tradizionale”.
Una pizza per combattere il granchio blu? Sembra che il famoso pizzaiolo napoletano voglia provare ad attuare questa tattica nelle sue pizzerie, è infatti nata la pizza al granchio blu di Gino Sorbillo e, a detta sua, questo crostaceo è anche più buono del tradizionale (come ha riferito ai taccuini del Corriere della Sera). Ma scopriamo come è fatta e cosa pensa Sorbillo della qualità di granchio alieno.
Come è fatta la pizza al granchio blu di Gino Sorbillo
Una bianca con il fiordilatte di Napoli, basilico fresco, succo di limone di Amalfi Igp e granchio blu cotto a vapore. Ecco come si presenta la pizza di Sorbillo che non solo è ordinabile a Napoli, a breve si troverà in tutti i suoi locali e, nel frattempo, il pizzaiolo ha anche deciso di mostrare (e assaggiare) la preparazione in un video pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale.
Come messaggio a tutti i fan e clienti ha poi scritto: “Combattiamo il granchio blu cucinandolo”.
L’opinione di Gino Sorbillo sul granchio blu
Ai taccuini del Corriere della Sera, Sorbillo si è sbottonato sulla sua posizione rispetto al granchio alieno: “C’è tanta polemica legata a questa specie aliena giunta nei nostri mari e allora mi sono chiesto: perché non utilizzarla in cucina cercando di alleggerire anche l’allarmismo che si è creato? Ormai lo abbiamo nei nostri mari e quindi utilizziamolo”.
E quando gli viene chiesto se l’utilizzo del crostaceo possa snaturare la napoletanità delle sue ricette risponde: “Assolutamente no, già ora si utilizzano prodotti per le pizze non legati necessariamente al nostro territorio: per esempio, formaggi francesi, alici del Nord Europa, Speck dell’Alto Adige e così via. Non credo sia questo il problema. Offriamo una varietà in più”.