Ridurre gli allevamenti per incentivare a consumare meno carne: scoppia la polemica

Ridurre gli allevamenti per incentivare a consumare meno carne: scoppia la polemica

Ridurre gli allevamenti per incentivare a consumare meno carne: la decisione diventa realtà e la polemica scoppia in un lampo.

Una scelta che sta facendo discutere, soprattutto tra gli allevatori: ridurre gli allevamenti per incentivare la popolazione a consumare meno carne. Entro il 2050 ci sarà un taglio del 10% delle terre coltivabili, in modo da proteggere la natura e ridurre le emissioni di carbonio. Gli allevatori, ovviamente, non accettano la decisione.

Ridurre gli allevamenti per consumare meno carne: il progetto

I danni, sia ambientali che alla salute umana, per non parlare delle torture inflitte agli animali, prodotti dagli allevamenti intensivi sono ormai sotto agli occhi di tutti. E’ un problema che riguarda tutto il mondo, anche perché, fino a prova contraria, di pianeta ne abbiamo uno solo. Qualcuno, come il presidente Usa Donald Trump nega i cambiamenti climatici, mentre altri ci credono fermamente. A questo ultimo ‘schieramento’ appartiene la Gran Bretagna che ha deciso di ridurre gli allevamenti per incentivare la popolazione a consumare meno carne, senza ipotizzare la carne coltivata in laboratorio.

Una nuova strategia, un nuovo piano di gestione del suolo che entro il 2050 prevede un taglio del 10% delle terre coltivabili. Steve Reed, segretario di Stato per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali, ha sottolineato che diminuendo terreni agricoli per gli allevamenti gli inglesi avranno meno carne a disposizione. Non solo, si proteggeranno sia la natura che gli animali e si ridurranno le emissioni di carbonio. E gli allevatori/agricoltori? Loro saranno incentivati a diversificare la produzione.

Reed ci ha tenuto a sottolineare che la riduzione degli allevamenti e il conseguente abbattimento del consumo della carne passerà anche per la corretta gestione della popolazione. Il Governo, quindi, punterà sull’informazione, in modo da guidare gli abitanti a fare scelte alimentari consapevoli.

La Gran Bretagna abbatte il consumo di carne e recupera l’ambiente

Ridurre gli allevamenti per indurre a consumare meno carne non significa soltanto occuparsi del benessere della popolazione e degli animali, ma anche dare una boccata d’ossigeno all’ambiente e recuperare il suo valore. Alcune zone arabili, infatti, verranno sacrificate per favorire il recupero dei fiumi, con la piantumazione di alberi per filtrare gli inquinanti prima che raggiungano le acque.

La decisione della Gran Bretagna, com’è normale che sia, ha scatenato una polemica non indifferente tra agricoltori e allevatori. La critica più grande è una: togliere terreni e allevamenti porterà l’Inghilterra ad essere sempre più dipendente dalle importazioni di cibo.