Il ristorante che non esiste è sold out: l’AI colpisce e incassa

Il ristorante che non esiste è sold out: l’AI colpisce e incassa

Tutti vogliono andare in questo ristorante, ma non esiste: l’intelligenza artificiale colpisce ancora e ci sono anche guadagni.

Avete mai sentito parlare del ristorante che non esiste? Detta così sembra un bluff, ma vi assicuriamo che la maggior parte delle persone si accorge della cosa solo all’atto della prenotazione. Questo perché, grazie all’intelligenza artificiale, nulla fa pensare a una finzione.

Boom di richieste per il ristorante che non esiste

Benvenuti nella casa dei sapori irreali“: questo è il messaggio che compare in prima pagina sul sito del ristorante Ethos. La filosofia del locale è identica a quella di tanti altri: servire cibo sano e delizioso, che nutra sia il corpo che l’anima, e rispetto e gentilezza, tra i lavoratori e con i clienti. Lo chef utilizza solo ingredienti che provengono da fattorie locali e sostenibili e tutta la brigata si impegna a ridurre al minimo l’impatto ambientale. Tutto molto bello, peccato che stiamo parlando di un ristorante che non esiste.

Pur avendo quasi 80mila follower su Instagram, con tanto di foto di prelibatezze di ogni genere, e un sito internet curato nei minimi dettagli, Ethos non è reale. Si tratta, infatti, di un locale interamente creato con l’intelligenza artificiale. Questo significa che ogni cosa che appare sui social o sul sito non esiste: dai mega cornetti a forma di ippopotamo allo chef che promette di preparare il sushi nella stessa vasca dove i clienti si godono un momento di relax.

Il ristorante Ethos si trova ad Austin, in Texas. Ovviamente, anche questa informazione non è vera. Collegandosi al sito internet, è possibile prenotare un tavolo, ma soltanto dalle 4:30 del mattino del primo lunedì di ogni mese. La sorpresa arriva quando si ha la possibilità di accedere al servizio: appare la gif di un ragazzo che riceve uno schiaffo in volto, una sberla in stile Antonino Cannavacciolo per intenderci.

Ristorante Ethos: l’AI inganna e guadagna

E’ tutto uno scherzo, il ristorante non esiste ed è semplicemente frutto dell’AI, in tutto e per tutto. Un bluff che può anche risultare simpatico, ma che impone alcune riflessioni. Coloro che hanno creato Ethos sono arrivati perfino a guadagnare, creando un merchandising ad hoc, ma in questo caso nessuno ha qualcosa da ridire. D’altronde, stanno solo vendendo il proprio marchio e chiedono dei soldi in cambio di un prodotto, dalle t-shirt alle cover.

Bisogna, però, riflettere su quanto sia semplice cadere nel tranello dell’intelligenza artificiale. Pensiamo alle truffe telefoniche con le voci dei familiari che sembrano reali, oppure al deepfake: è davvero questa la realtà irreale che vogliamo vivere? Forse è il caso di fermarsi un attimo, prendere un bel respiro e tornare con i piedi per terra.

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