Il soffritto napoletano è una ricetta particolare preparata con le frattaglie cotte in sugo di pomodoro e peperoncino. Ecco la ricetta.
Non lasciatevi fuorviare dal nome: il soffritto napoletano non è un trito di sedano, carota e cipolla utilizzato per preparare il sugo di pomodoro. Si tratta piuttosto di un soffritto di maiale preparato con la cosiddetta coratella, ossia tutte le parti meno nobili dell’animale. Anche nota come zuppa forte campana, ha origini molto antiche.
Il soffritto di carne poi, come spesso avviene, si è nobilitato e oggi sono solo le migliori macellerie della città a custodire tutti i segreti per preparare la zuppa di soffritto a regola d’arte. La ricetta perfetta quindi esiste, ma ognuno ha la sua. Noi vi sveliamo come prepararlo seguendo il più possibile la ricetta tradizionale e utilizzando quindi milza, cuore, polmone, trachea e fegato oltre a concentrato di pomodoro e alloro. In verità servirebbe la conserva di peperone forte, ma essendo difficile da reperire e molto piccante, la sostituiamo al concentrato di pomodoro.
Come preparare la ricetta del soffritto napoletano
- Per prima cosa tagliate a pezzetti le frattaglie e sciacquatele bene sotto l’acqua corrente.
- In un tegame sciogliete lo strutto con l’olio e rosolate la carne per qualche istante prima di sfumare con il vino rosso (passaggio facoltativo).
- Quando non sentirete più odore di alcool sollevarsi dalla padella unite il concentrato e la passata di pomodoro, l’alloro e il peperoncino.
- Cuocete per almeno 2 ore a fiamma bassa e circa a metà/fine cottura regolate anche di sale.
- Servite questo piatto saporito da solo oppure preparate il soffritto napoletano con spaghetti per dare vita a un primo piatto estremamente saporito.
Se riuscite a reperire la conserva di peperone forte eliminate il peperoncino e il concentrato di pomodoro e sostituitelo con circa 150-200 g di conserva.
Ed ecco una videoricetta della zuppa forte, che utilizza come da tradizione la composta di peperoni piccanti:
Se cercate altre ricette facili e veloci tipiche della cucina partenopea allora non lasciatevi sfuggire il mitico ragù napoletano.
Conservazione
Il soffritto napoletano si conserva in frigorifero per 2-3 giorni. Vi consigliamo consumarlo dopo averlo riscaldato.
Origini della zuppa di soffritto napoletana
La ricetta risale al XVIII secolo, ma la sua origine potrebbe essere ancor più remota. Questo piatto ha radici nell’epoca in cui le frattaglie degli animali nobili erano molto apprezzate tra gli aristocratici, mentre quelle del maiale erano considerate meno nobili. Così nacque ‘o suffritt, venduto agli angoli delle strade dalle “zendraglie” (coloro che preparavano le frattaglie), in cambio di qualche moneta e servito su fette di pane casereccio. Si trasformò così nella “marenna” (merenda) dei poveri, adatta a coloro con uno stomaco robusto o a chi svolgeva lavori faticosi, data la sua consistenza sostanziosa.