Scopriamo i vari tipi di sushi (con foto): differenze, caratteristiche e calorie

Scopriamo i vari tipi di sushi (con foto): differenze, caratteristiche e calorie

Il sushi è un alimento tipico della cucina giapponese che negli ultimi anni sta spopolando anche in Italia. Scopriamo insieme quali sono i tipi di sushi più diffusi!

Anche noi italiani ci siamo lasciati trascinare dalla moda del sushi: le nostre città si sono riempite di ristoranti giapponesi e anche al supermercato si trovano confezioni take away di riso e pesce crudo. Nonostante siamo soliti raggruppare tutte queste preparazioni sotto il nome di sushi, a seconda del procedimento e della distribuzione degli ingredienti si distinguono in: uramaki, hosomaki, futomaki, nigiri, onigiri, gunkan, temaki e futomaki. Il sashimi, invece, è una sorta di sushi senza riso.

Gli ingredienti del sushi generalmente, sono pesce, riso e alga, ma possono essere combinati tra loro in modi davvero molto diversi. Scopriamo di più e conosciamo meglio i vari tipi di sushi (con le foto per distinguerli!).

Tipi di sushi

Uramaki. Gli uramaki sono dei rotolini di riso dove l’alga si trova all’interno, vicino al pesce e alle verdure. L’esterno, invece, è solitamente decorato con semi di sesamo o uova di pesce.
Le due versioni più famose sono gli uramaki california (con avocado, gamberi e maionese), e l’uramaki ebiten (con gamberi in tempura e maionese).

Quante calorie ha un uramaki? Circa 35 kcal al pezzo.

Uramaki

Hosomaki. Simili agli uramaki, gli hosomaki vengono preparati con l’alga all’esterno. Sono solitamente più piccoli dei precedenti e prevedono diverse farciture (anche vegetariane e vegane) più semplici, con meno ingredienti.

Quante calorie ha un hosomaki? Circa 25 kcal al pezzo.

Hosomaki

Futomaki. Simili agli hosomaki, i futomaki sono più grandi e bassi, con due o tre ingredienti all’interno e l’alga all’esterno. Vengono realizzati tenendo conto non solo dell’abbinamento di sapori, ma anche di colori. La versione più popolare è quella del futomaki fritto.

Quante calorie ha un futomaki? Circa 40 kcal al pezzo.

Futomaki

Temaki. Questo particolare preparazione si ottiene partendo da un cono d’alga, che viene poi farcito con pesce crudo, riso e semi di sesamo. Siccome è molto grande, attorno ai 10 cm, va mangiato con le mani.

Quante calorie ha un temaki? Circa 100 kcal al pezzo.

Temaki

Nigiri. È con tutta probabilità la forma più semplice di sushi: un cubetto di riso con adagiato sopra una fetta sottile di pesce crudo (salmone, tonno, branzino, ma anche gambero cotto).

Quante calorie ha un nigiri? Circa 50 kcal al pezzo.

Nigiri

Gunkan. I gunkan sono una sorta di evoluzione del nigiri: qui, il cubetto di riso viene infatti avvolto verticalmente con alga nori in modo da formare una sorta di cilindro la cui parte superiore è riempita con tartare o uova di pesce.

Quante calorie ha un gunkan? Circa 55 kcal al pezzo.

Gunkan

Onigiri. Abbiamo già visto in modo dettagliato come preparare questa ricetta dove il riso assume una forma triangolare e il ripieno è collocato nascosto all’interno. Costituiscono una sorta di street food giapponese.

Quante calorie ha un onigiri? Circa 200 kcal al pezzo.

Onigiri

Sashimi: cos’è?

Tra i piatti giapponesi più popolari, inoltre, c’è anche il sashimi: puro e semplice pesce crudo. Niente alghe, niente spezie, neinte riso, niente di niente: solo pesce a fettini sottili (da circa 5-8 mm).

A differenza del sushi è sempre crudo (il sushi, invece, è anche cotto), è molto meno calorico, ma anche molto più costoso.

Quante calorie ha il sashimi? Circa 90 kcal per il tonno e circa 40 kcal per il salmone.

Sashimi

I principali ingredienti del sushi: riso e alghe

Il riso utilizzato per la preparazione del sushi è a chicco corto con un elevato contenuto di amidi: il riso shari. Potete trovarlo nei negozi specializzati o nel reparto etnico dei supermercati più forniti; una valida alternativa è il riso originario.

Poi, il riso va cotto per assorbimento, una tecnica molto diversa dalla nostra idea di cottura del riso. Va messo in una casseruola e coperto da due dita di acqua; una volta messo il coperchio, si lascia cuocere a fuoco medio senza mai aprire né mescolare finché tutta l’acqua si sarà assorbita.

Il riso viene poi condito con una miscela fatta con 2 parti di aceto di riso, 1 parte di zucchero e un pizzico di sale. Si scalda il composto a fuoco medio per far sciogliere gli ingredienti e quindi si utilizza come condimento del riso cotto.

L’alga per il sushi, invece, è l’alga nori. Viene venduta già tagliata in quadrati nei negozi più forniti ed è alla base della preparazione di uramaki e hosomaki.