Zuppa mitonata: chi ha copiato chi?

Zuppa mitonata: chi ha copiato chi?

Andiamo alla scoperta di una ricetta tipica piemontese, quella della zuppa mitonata, una rivisitazione della zuppa di cipolle francese.

Il mistero dietro la zuppa mitonata è davvero fitto. Difficile dire se sia un’imitazione della zuppa di cipolle francese oppure se sia avvenuto il contrario. Come sapete però a noi delle diatribe poco importa. Quello che conta è portare in tavola piatti strepitosi e nel caso della zuppa mitonata non c’è niente di più vero. Anche nota come zuppa mitonnè o zuppa mitunà, è un primo piatto a base di pane raffermo tipico della cucina piemontese.

Pare che debba il suo nome al termine arcaico mitonè che in piemontese indica una cottura a fuoco lento. Come accennato infatti il piatto è molto simile alla zuppa di cipolle ma a differenza della cugina d’oltralpe va preparata con il Bra, un formaggio tipico del Piemonte. Per il resto, questo piatto è un ottimo modo per riciclare il pane raffermo portando in tavola una ricetta davvero strepitosa.

zuppa mitonata

Come preparare la ricetta della zuppa mitonata

  1. Per prima cosa sbucciate e affettate finemente le cipolle quindi rosolatele in padella con il burro fino a che non risulteranno ben tenere. In ultimo regolate di sale e pepe.
  2. Tagliate poi a fette il pane raffermo e sfregatelo con lo spicchio di aglio, proprio come si è soliti fare con le bruschette.
  3. Adagiate un primo strato di pane sul fondo di una pirofila adatta alla cottura in forno e imbevetelo con del brodo di carne.
  4. Copritelo poi con metà delle cipolle e quindi con il formaggio grattugiato con la grattugia a fori grossi.
  5. Fate un altro strato uguale quindi infornate a 200°C per 20 minuti. Servitelo ben caldo accompagnandolo con un vino piemontese come il Dolcetto.

Per dovere di cronaca vogliamo informarvi di una variante della ricetta molto gettonata ossia quella che prevede il cavolo al posto della cipolla. In questo caso il cavolo verza viene affettato finemente e stufato in padella con della pancetta battuta al coltello prima di essere utilizzato al posto della cipolla.

Date un’occhiata anche alla ricetta della soupe à l’oignon oppure cimentatevi con un’altra versione nostrana, quella della cipollata fiorentina.

Conservazione

La zuppa di cipolle piemontese si conserva in frigorifero per un paio di giorni. Vi consigliamo di riscaldarla in padella prima di consumarla.

5/5 (1 Recensione)