Mai essere banali: a Roma è andato in scena un concerto di Musica da Cucina, utilizzando le stoviglie come strumenti musicali
Battere i coperchi e le pentole, per qualcuno, potrebbe non essere un’idea così malvagia e anzi, partendo proprio da questi suoni quotidiani potrebbe farne un’arte, o meglio musica, come nel caso di Fabio Bonelli, che ha portato questo weekend al Maxxi di Roma, in collaborazione con il Romaeuropa Festival, il concerto Musica da Cucina, creato grazie ai suoni che nascono normalmente nelle cucine di tutto il mondo a causa dell’attrito tra i diversi utensili adoperati per preparare prelibatezze.
Il concetto innovativo e semplice di Musica da Cucina
L’idea di Musica da Cucina, parte dal semplice fascino di sperimentare suoni nuovi, con oggetti che non siano strumenti musicali classici, ma attrezzi di uso quotidiano, in questo caso appartenenti alla cucina, come piatti, posate, pentole, bicchieri, grattugie per il formaggio e chi più ne ha più ne metta, anzi, meglio se sono di diversi materiali, per avere una gamma di suoni ancora più ampia.
La musica di Bonelli è un progetto che nasce nel 2007 e l’ispirazione arriva da molti viaggi in giro per il mondo; il suo particolare linguaggio vuole essere un elogio al quotidiano, alle cose semplici, che accomunano tutti, da ogni parte del mondo e danno alla musica la possibilità di unire ancora di più, come si fa quando ci si siede attorno a un tavolo per mangiare. I suoni della cucina possono fare musica a sè, ma anche essere un sottofondo ideale per accompagnare strumenti più classici, quali la chitarra, la fisarmonica o il clarinetto. Un’idea divertente e innovativa per vedere la cucina da un punto di vista diverso, che unisce l’arte della musica, all’arte dei cuochi e delle persone comuni di preparare cibi differenti.