Un secondo piatto di pesce da leccarsi i baffi sono i calamari affogati al vino bianco: delicati e dall’aroma inebriante. La ricetta perfetta per ogni periodo dell’anno.
I calamari affogati al vino bianco sono una prelibatezza. Questi molluschi in cucina hanno una caratteristica: perché siano morbidi devono essere cotti molto o molto poco. In questo caso, dovendosi insaporire con il vino, è richiesta una cottura breve, ma dovete tenere i tempi sotto stretto controllo.
Ovviamente, è preferibile che vi facciate pulire i calamari dal vostro pescivendolo di fiducia, potete anche farveli già tagliare in grossi pezzi. Per la cottura poi è preferibile usare un tegame di coccio, ma non è indispensabile potete anche cuocere il tutto in una padella/pentola antiaderente o in metallo.
Preparazione dei calamari affogati al vino bianco
- Prendete i calamari già puliti e tagliati e lavateli bene sotto acqua corrente.
- Versate in un tegame l’olio, lo spicchio d’aglio sbucciato ma lasciato intero, e portate a temperatura. Quando l’olio comincia a sfrigolare, aggiungete i calamari e fateli rosolare a fuoco alto per due minuti. Se l’olio dovesse schizzare troppo, coprite il tegame.
- Dopo due minuti, aggiungete il vino, facendo attenzione ai possibili schizzi per l’elevata differenza di temperatura. Girate bene e fate andare per circa 4-5 minuti, fino a che non saranno cotti.
- Al termine della cottura regolate, se serve, di sale e pepe e aggiungete qualche foglia di prezzemolo fresco tritata finemente.
- Dividete i calamari nei piatti da portata e servite subito in tavola accompagnandoli con uno spicchio di limone, un po’ di sughetto creato dal vino e, a piacere, due fette di pane abbrustolito.
Questa ricetta è molto invitante, così come quella dei calamari al limone!
Conservazione
Trattandosi di un prodotto molto delicato, consigliamo di consumare i calamari al momento. Al massimo potete riporli per 1 giorno in frigo, all’interno di un contenitore con coperchio a chiusura ermetica. Sconsigliamo la congelazione in freezer.
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