La carbonara originale in Italia si faceva con gruviera e aglio: la ricetta replicata dallo chef seguita da insulti e minacce.
Forse in tutti conoscete Luca Cesari: uno storico della ristorazione che si diletta a fare ricerca sulle ricette più conosciute (in Italia ma non solo) cercandone le origini, con testimonianze scritte, gli ingredienti e le preparazioni antiche che hanno portato poi al piatto finito che conosciamo noi oggi. Questa volta la sua ultima ricerca ha portato non poco malcontento: ha infatti divulgato e preparato la prima ricetta scritta della carbonara… ricevendo insulti e minacce di morte sui social.
La prima ricetta scritta della carbonara
Il video della ‘carbonara originale’ di Luca Cesari è stato realizzato in collaborazione con Gambero Rosso e, già nel copy del post, si legge la prima affermazione che farà rabbrividire chi della carbonara ne ha fatto ‘una religione’. “Sapevate che la ricetta della prima carbonara risale al 1954? E, udite udite…si faceva con la pancetta e l’uovo era cotto“, scrive lo storico e cuoco.
Si passa poi a definire le fonti, elencare gli ingredienti e preparare il piatto (attenzione, è probabile che vi metterete le mani nei capelli). La prima ricetta scritta della carbonara si trova infatti, secondo le ricerche di Cesari, nel numero di agosto del 1954 di La cucina italiana e gli ingredienti per 4 persone sono:
- 400 g di spaghetti
- 150 g di pancetta
- 100 g di gruviera
- 1 spicchio d’aglio
- 2 uova
- sale e pepe q.b.
La preparazione, invece, la seguente:
- Mettere a scaldare una pentola di acqua salata.
- Tritare la pancetta e tagliare il gruviera a tocchetti.
- Cuocere gli spaghetti nell’acqua bollente.
- Versare in una scodella le uova intere, sbatterle con i rebbi di una forchetta come per fare una frittata.
- Cuocere in padella la pancetta e l’aglio schiacciato e toglierlo una volta cotta la carne.
- Aggiungere in padella gli spaghetti cotti e ben scolati, le uova, il gruviera e abbondante pepe.
- Mescolare fino a che le uova non si saranno rapprese, poi impiattare e servire.
Gli insulti e i commenti sui social
Questa ricetta ‘originale’ ha lasciato inorriditi molti romani, e non solo. Dopo la pubblicazione del video seguaci e haters si sono fatti avanti e hanno detto la loro… senza sentire altre ragioni. C’è chi ha scritto: “In galera”, chi ha minacciato di morte il cuoco e chi ha giurato che la propria nonna o zio già da tempo facevano la carbonara con pecorino e guanciale.
Sono stati in molti anche coloro che hanno capito che la ricetta de La cucina italiana non è necessariamente quella corretta, solamente la prima fonte storica italiana certa della ricetta della pasta alla carbonara. Altri, invece, hanno poi ricordato i piatti della nonna, “la faceva proprio così, anche senza gruviera”,
La storia della pasta alla carbonara prima della ricetta del 1954
Nessuno vuole insinuare che quella proposta sia la vera ricetta della carbonara, infatti è lo stesso Cesari che spiega: “Il titolo reca l’annotazione tra parentesi ‘ricetta richiesta’ a testimonianza che qualche lettore dovesse avere sollecitato la redazione alla pubblicazione. L’autore sembra non trovarsi a proprio agio con la preparazione di questo piatto e suggerisce l’utilizzo di un tipico formaggio da ristorazione internazionale, più adatto a un grande albergo che non alle origini popolari della carbonara, come suggerisce giustamente Alberto Capatti nella sua Storia della cucina italiana. Rispetto alla ricetta statunitense del 1952 e a quella londinese del 1954, questa appare fortemente in controtendenza. Rimane il fatto che la prima ricetta italiana prevede tra gli ingredienti la pancetta, il gruviera e l’aglio, con buona pace dei gastropuristi nostrani che reclamano a gran voce il ritorno alla tradizione e alle origini ogni volta che compare una minima variante di questa preparazione”.
Inoltre, sotto un altro commento di follower e haters spiega come secondo il suo parere gli autori dell’articolo non sapessero neanche bene come si preparava il piatto e che abbiano cercato più fonti possibili per realizzarla e soddisfare il lettore.
In verità la carbonara ha origini molto più antiche, anche se inizialmente non era proprio il piatto che amiamo oggi. La prima menzione di unione tra uovo e pasta appare nel libro “Il cuoco galante” di Vincenzo Corrado, originario di Napoli, pubblicato nel 1773. Un passo avanti si ha nel 1800: Francesco Palma, anch’egli originario di Napoli, presenta nei suoi scritti del 1881 intitolati “Il principe dei cuochi” la ricetta dei Maccheroni con cacio e uova, combinando formaggio, uova e sugna in un piatto di pasta.