Un famoso chef si è scagliato contro MasterChef, attaccando sia il programma che gli stessi giudici: lo show scoraggia i giovani.
MasterChef non è altro che un programma che “terrorizza i giovani e mistifica la realtà“: questo è l’affondo di uno chef famoso. A detta sua, format del genere non hanno fatto altro che creare un buco immenso nel mondo del food, che non trova più persone disposte a lavorare in cucina.
Famoso chef contro MasterChef: neanche i giudici si salvano
Non è la prima volta che il famoso chef Igles Corelli si scaglia contro il cooking show di Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. Nei giorni scorsi, tramite il suo profilo Facebook, ha tuonato: “MasterChef sta rovinando i giovani. Troppo terrorismo“. Raggiunto da Repubblica, il cuoco ha spiegato meglio la sua posizione nei riguardi del programma.
A suo dire, il format è diventato soprattutto uno show, ma la figura del cuoco e dell’universo della ristorazione in generale ne escono demoliti e, soprattutto, non rispecchiano la realtà. Ha dichiarato: “Se consideriamo MasterChef un format televisivo per far divertire la gente è carino e divertente, però emerge una figura di cuoco che non è consona a quello che è oggi il mondo della ristorazione. Nel senso che: vedere giudici che lanciano piatti, sono nervosi o trattano male i concorrenti, non è una immagine positiva. Lo chef deve essere una figura tranquilla e mettere a proprio agio i ragazzi che lavorano con lui“.
Igles Corelli: MasterChef causa una moria di cuochi
Il famoso chef ha proseguito sottolineando che, tralasciando l’atteggiamento nevrotico degli chef, che non fanno altro che terrorizzare gli aspiranti cuochi, MasterChef e programmi simili causano un enorme buco nero nel settore del food. I professionisti non si occupano più di fare divulgazione, ma si concentrano sullo show e sullo share da portare a casa, trasformandosi in veri e propri “clown della ristorazione“. A pagare i danni, ovviamente, è l’universo della cucina.
“Nelle prime edizioni di MasterChef tutti volevano fare il cuoco perché pensavano che fosse un mestiere che permetteva di andare in televisione, scrivere libri e quindi avere fama e successo; la gavetta sembrava che non dovesse esistere e bastava fare due piatti belli per diventare chef. Ma la ristorazione è un mondo totalmente diverso. Inoltre siamo davanti a un’emergenza: ho partecipato di recente a un paio di convegni di scuole alberghiere e la realtà è che non ci sono più i ragazzi che frequentano i corsi. Non c’è più gente che vuole fare questo mestiere“, ha dichiarato Igles Corelli.