1000 e più modi di chiamare le chiacchiere di Carnevale

1000 e più modi di chiamare le chiacchiere di Carnevale

Le chiacchiere di Carnevale, benché la ricetta sia sempre grossomodo la stessa, assumono nomi diversi a seconda delle zone. Eccoli tutti!

Ormai abbiamo imparato che la stessa ricetta può essere identificata con nomi diversi a seconda della zona e la cosa non ci sconvolge più di tanto. Quando si parla di chiacchiere di Carnevale però la questione sembra farsi infinitamente più complicata e, a seconda delle regioni e spesso delle province, i termini utilizzati sono i più disparati. Ci sarà chi mangerà le frappe e chi invece dirà di preferire le bugie, forse senza sapere che in fin dei conti sono la stessa cosa. Se quindi la ricetta originale è pressoché sempre la stessa, lo stesso non è per il nome. Vediamo quindi tutti i nomi del dolce di carnevale per eccellenza.

Chiacchiere di carnevale

La leggenda delle chiacchiere di carnevale

La prima traccia storica riguardante l’origine delle chiacchiere risale all’antica Roma. A quel tempo si chiamavano frictilia e venivano servite in occasione dei Saturnali. Questa festività, sebbene accomunata al nostro carnevale, cadeva nel periodo compreso tra il 17 e il 23 dicembre e prevedeva l’usanza di preparare dei dolci fritti nello strutto (da cui il nome). La peculiarità della ricetta infatti stava nella semplicità di preparazione che permetteva quindi di realizzarne grandi quantità.

L’origine del nome chiacchiere invece è più recente. Dobbiamo spostarci alla corte napoletana dei Savoia per scoprire che il termine venne coniato dal cuoco della regina Raffaele Esposito. La sovrana infatti aveva chiesto un dolce semplice da gustare durante le chiacchierate pomeridiane con gli aristocratici e l’uomo prese spunto dall’occasione per ideare il nome.

Differenza tra chiacchiere, frappe e bugie

Paese che vai, nome che trovi potremmo dire. Sebbene quello più diffuso sia proprio chiacchiere, questi dolci di carnevale prendono nomi diversi a seconda delle zone. Se per esempio volete sapere come si chiamano le chiacchiere in Lombardia, allora dove sapere che in alcune province sono bugie e in altre lattughe e in altre ancora galarane o saltasù o soltasü.

Al di là di questo, la ricetta delle chiacchiere è praticamente sempre la stessa. Si parte sempre da un impasto a base di farina, uova, burro e zucchero a cui si aggiunge una componente alcolica a scelta tra vino bianco, marsala, grappa o liquore. Per quanto riguarda la forma, oltre alla classica rettangolare, ce ne sono alcune annodate o intrecciate.

Così come nella ricetta dell’antica Roma, le chiacchiere vengono fritte nell’olio anziché nello strutto, e gustate cosparse di zucchero. Le versioni più moderne prevedono anche una cottura più leggera al forno ma come ormai ben sapete non è la stessa cosa.

Scopriamo ora nel dettaglio tutti i nomi di questo dolce tipico di Carnevale:

  • Chiacchiere vengono chiamate in Umbria, basso Lazio, parte dell’Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia, Emilia settentrionale, Milano e alcune zone della Sardegna;
  • Bugie in Liguria e Piemonte;
  • Sfrappe nelle Marche;
  • Galani nella zona tra Verona, Padova e Venezia;
  • Gale a Vercelli e Novara;
  • Sfrappole a Bologna;
  • Cróstoli (cróstui) o gròstoi in Trentino e Venezia Giulia;
  • Maraviglias in alcune zone della Sardegna;
  • Risòle in Piemonte;
  • Cenci in Toscana;
  • Cioffe in Abruzzo;
  • Frappe a Roma e dintorni;
  • Cunchielli in alcune zone del Molise;
  • Fiocchetti per via della forma a fiocco sulle coste dell’Emilia Romagna
  • Lattughe in provincia di Brescia e di Mantova.

E voi, conoscete altri nomi delle chiacchiere?

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