Se vi siete sempre chiesti come coltivare il peperoncino, ecco i nostri consigli per un abbondante raccolto sia in vaso che in terra.
L’idea di un piccolo orto sul balcone è affascinante non fosse altro per avere a disposizione qualche erba aromatica da utilizzare fresca nei propri piatti. C’è però un’altra coltivazione che dà tanta soddisfazione: il peperoncino. Coltivare il peperoncino è piuttosto semplice: è una cultura che cresce bene in vaso, pertanto darà grandi risultati anche a coloro che per vari motivi non hanno un piccolo appezzamento a disposizione. La sua unica richiesta è un balcone ben illuminato. Ecco alcuni consigli per coltivare il peperoncino.
Peperoncino: come coltivarlo in casa
Un vaso di peperoncino sul balcone o sul davanzale della finestra ed è subito sud Italia. Questa pianta, appartenente al genere Capsicum, è molto rustica e non tutti sanno che in natura è di tipo perenne. Purtroppo, alle nostre latitudini è difficile fare questo ragionamento pertanto si preferisce cominciare con una nuova pianta ogni anno.
Per la coltivazione del peperoncino in vaso potete scegliere due strade diverse. La prima consiste nel cominciare dai semi, la seconda, più semplice e con meno insidie, consiste nell’acquistare le vostre piantine già belle vigorose al vivaio.
Per coltivare il peperoncino da seme procuratevi dei vasetti da 8 cm e disponete sul fondo due centimetri di argilla espansa. Coprite con del terriccio ben sciolto (in alcuni Garden si trova quello apposta per peperoncini), quindi adagiate due semi per vasetto. Coprite con uno strato di terra molto sottile, pari alla dimensione del seme e bagnate.
Lasciate germinare i semi al buio, tenendo il terriccio umido, quindi non appena compaiono le prime foglioline, esponeteli alla luce, non diretta. Una volta che saranno comparse 6 foglioline, trasferite la vostra piantina in un vaso di terracotta di 25-30 cm di diametro e almeno 30 cm di profondità. Trattandosi di una coltivazione in vaso, evitate di esporre le piante alla luce diretta del sole tropoo a lungo.
Per quanto riguarda l’irrigazione, tenendo conto la provenienza, meglio un terreno asciutto piuttosto che uno con ristagni d’acqua. Un ultimo consiglio che ci sentiamo di darvi, sia che optiate per la coltivazione in vaso, sia in campo, è di scegliere varietà autoctone.
Peperoncino: come coltivarlo all’aperto
Abbiamo accennato al fatto che la piante del peperoncino piccante, nei suoi luoghi di origine, è perenne. Purtroppo il nostro clima non consente questo tipo di ragionamento quindi se vi state chiedendo la pianta del peperoncino quanto dura, la risposta è: un’estate.
La tecnica di coltivazione del peperoncino all’aperto comincia, proprio come nel caso precedente, dalla semina. Vasetti di 8 cm o alveolati se avete in mente grandi produzioni, terriccio ben drenante per evitare ristagni e tanta pazienza. Cominciate fin dalle prime settimane dell’anno così da essere assolutamente certi che nel pieno dell’estate i vostri peperoncini siano pronti per essere trapiantati.
Non è una pianta esigente, soprattutto se coltivata in piena terra. L’unico pericolo sono gli stress idrici, ossia eccessi e mancanze di acqua. Per evitarli non solo irrigateli con regolarità, ma assicuratevi che il terreno non sia troppo compatto o argilloso. Infine, per i peperoncini non è necessaria alcuna concimazione.
Anche se vi abbiamo consigliato di cominciare a coltivare peperoncino dalle varietà più autoctone, nessuno vi vieta di sperimentare anche la coltivazione dei peperoncini più piccanti!