Giorgio Locatelli e il duro commento sulla carne coltivata

Giorgio Locatelli e il duro commento sulla carne coltivata

Giorgio Locatelli molto deluso dal Governo per il No alla carne coltivata: “Rimarremo indietro”.

Lo chef Giorgio Locatelli è diventato, negli anni, un personaggio del mondo della ristorazione molto conosciuto non solo all’estero, ma anche in Italia grazie alla partecipazione come giudice al programma MasterChef Italia. Prima in punta di piedi, poi con sempre più carica e risolutezza è riuscito a guadagnarsi un posto tra i cuori degli spettatori. Ieri, durante la conferenza stampa prima dell’inizio della nuova edizione del talent culinario, lo chef ha deciso di esprimersi in merito alla carne coltivata… lasciando tutti di stucco.

Giorgio Locatelli

Il commento di Locatelli sulla carne in vitro

A riportare le parole dello chef con un reel pubblicato sui social è stato il Corriere della Sera, Locatelli infatti si è detto molto deluso dalla piega che ha preso in Italia la carne coltivata. “Sicuramente bisogna sempre vedere i nuovi trend e questa idea della carne coltivata, che è stata veramente demonizzata in Italia dal nostro governo, secondo me è un errore enorme perché ci lascia poi dietro”, queste le parole ai taccuini del quotidiano, ma ha anche parlato apertamente durante la conferenza stampa.

Sono molto deluso dal nostro governo che non ha approvato la sperimentazione perché in vitro, la carne in vitro. Secondo me è un errore enorme perché quando l’Europa approverà questo cibo ci toccherà comprarla dagli altri. Per cui, magari noi avremmo avuto capacità, esperienza e genio italiano, c’è un po’ di genio in Italia, questo è sicuro. Avremmo potuto, sicuramente, dire qualcosa, potuto produrre”.

L’opinione di Bruno Barbieri

Anche lo veterano di MasterChef Italia, Bruno Barbieri, l’unico che c’è sempre stato a ogni edizione, ha detto la sua sul tema di carne in vitro e anche insetti. A riportarlo è sempre il Corriere della Sera: “penso possano essere delle novità, che poi novità non lo sono più. Credo che sia interessante perché ti aiutano a capire la cucina dove può arrivare. Poi per noi che facciamo cucina è bello anche scoprire tutta una serie di cose anche a livello professionale che poi magari provi per la prima volta”.

Antonino Cannavacciuolo sembra invece non essersi schierato, ha solo commentato con poche parole: “Tante verdure e legumi”.

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Il no Italiano sulla carne coltivata

A inizio dicembre, il Parlamento italiano ha votato a favore di una legge che vieta la vendita e la produzione di carne coltivata nel paese. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo un primissimo tentennamento, ha ufficialmente approvato il provvedimento che sarà attivo solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Prima che diventi effettiva, l’Europa deve esprimere il proprio parere. La legge è soggetta alla procedura nota come “Tris”, attraverso la quale la Commissione e altri Stati membri valutano le leggi che potrebbero influenzare il mercato unico europeo.