È stato ideato in Giappone un nuovo bicchiere da birra dove sei obbligato a bere piano. Come è fatto?
Nell’era della velocità e del consumo rapido, emerge una filosofia che invita a rallentare, a riflettere sul valore dell’attimo e sulla qualità dell’esperienza. Questo approccio, che abbraccia vari aspetti della vita quotidiana, dal cibo al bere, trova una nuova e peculiare applicazione in un’idea originale proveniente dal Giappone. Un birrificio nipponico ha deciso di elevare il concetto di slow drinking (bere lentamente) a un livello superiore, creando un bicchiere da birra che sfida le abitudini di consumo veloce, promuovendo in maniera creativa la moderazione nell’alcol.
Come è fatto il bicchiere e chi lo ha creato
La peculiarità sta proprio nella forma del bicchiere, ispirata a una clessidra. La collaborazione con il Tokyo Glass Art Institute ha portato alla creazione di un bicchiere la cui strettoia, di soli sei millimetri, rende impossibile bere in fretta. Questo dettaglio costringe a rallentare il ritmo, permettendo di assaporare ogni sfaccettatura della bevanda, d’integrare il momento del bere in un contesto più ampio che favorisce la socialità consapevole e la piena realizzazione dell’esperienza gustativa.
Il birrificio in questione, Yoho Brewing, ben noto per la sua inclinazione verso l’innovazione e la sostenibilità, ha lanciato una sfida ai consumatori e agli appassionati di birra: apprezzare ogni sorso con calma. Questa scelta non è solo simbolica, evocando il concetto del tempo che scorre, ma è anche funzionale: il design particolare infatti complica il consumo rapido della birra.
Quanto costa il bicchiere per bere lentamente la birra
Ottenere uno di questi bicchieri non è impresa facile. La vendita avviene tramite una lotteria online sul sito ufficiale del birrificio, al prezzo di 9.800 yen (circa 60 euro). Al momento della scrittura, sono disponibili soltanto 20 esemplari di questa innovativa creazione. Tuttavia, Yoho Brewing ha lasciato intendere che, in caso di riscontro positivo dal mercato, potrebbe considerare la produzione su larga scala.
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