In un’intervista, Ernst Knam ha ripercorso la sua carriera dalle origini e svelato alcuni retroscena inaspettati su Cracco e Oldani.
Ernst Knam è stato il protagonista di una recente intervista per La Stampa. Il racconto del “re del cioccolato” ha colpito particolarmente il pubblico, in quanto ha rivelato alcuni dettagli inediti su due suoi colleghi: Carlo Cracco e Davide Oldani. Il pasticcere, infatti, ha raccontato di essere stato il loro tutor, ma che coi due chef le cose non sono sempre andate per il meglio.

La rivelazione di Knam su Cracco e Oldani
Ernst Knam ha spiegato di essersi formato all’interno delle cucine di Gualtiero Marchesi, uno dei più grandi chef italiani. “Duemila franchi svizzeri netti al mese, un posto dove dormire, mangiare e lavare i vestiti gratis“: è così che Knam ricorda gli anni passati da Marchesi. Il pasticcere lavorò sodo per ottenere la stima dello chef, finché non venne incaricato di diventare tutor di aspiranti giovani cuochi.
Ed è proprio da Marchesi che avviene il primo incontro tra Knam, Cracco e Oldani. “Tutti restavano con me da uno a tre mesi: Marchesi voleva che imparassero anche la pasticceria“, ha spiegato Knam. Il pasticcere ha anche rivelato di aver fatto una richiesta particolare a Cracco: “Visto che la cucina andava tirata a lucido prima delle vacanze, gli chiesi di pulire tutte le fughe delle piastrelle con uno spazzolino“.
Ma non solo, dato che Knam ha anche parlato di Oldani e di alcuni momenti di tensione che ci furono col futuro collega. “Oldani adesso è un grande amico, ma all’inizio rischiammo di venire alle mani: ogni tanto veniva in pasticceria, mi prendeva l’attrezzatura portandola al piano di sotto in cucina“, ha spiegato il pasticcere.
Il sogno nel cassetto di Knam
Oggi lo conosciamo come uno dei più importanti pasticceri contemporanei, ma in passato il sogno di Ernst Knam era ben lontano dalla pasticceria. Il re del cioccolato ha spiegato che il suo sogno nel cassetto era quello di diventare un agente dei servizi segreti.
“Provai a fare lo 007. Superai l’esame per entrare nella polizia criminale, ma mi dissero: “Siamo strapieni, torna tra due anni e intanto fai l’apprendistato”. Mamma mi indirizzò verso la pasticceria“, ha ammesso Knam. Insomma, un’aspirazione completamente diversa da quella che sarebbe stata la sua carriera futura.