Cocktail Negroni

Cocktail Negroni

Prepariamo insieme il Negroni, uno dei cocktail da aperitivo più conosciuti e apprezzati al mondo. Ecco gli ingredienti e la ricetta!

Uno dei pre dinner, o cocktail per l’aperitivo, per antonomasia è il Negroni, un drink che generalmente si serve con scorzette o fettine di arancia. Inventato negli anni ’20 del secolo scorso dal conte Camillo Negroni che frequentava un aristocratico locale, il Caffè Casoni, in quel di Firenze, gli ingredienti base del cocktail non sono altro che gin, Campari e vermouth rosso in parti uguali serviti in un tumbler oppure Old fashioned

Sapete che per una versione in pieno stile giapponese è possibile sostituire il gin con il sakè? A voi la scelta e…buona preparazione!

Negroni

Preparazione del cocktail Negroni

  1. Prendete due tumbler bassi (o meglio ancora Old fashioned) e riempiteli con dei cubetti di ghiaccio per circa 3/4.
  2. Aggiungete nell’ordine il gin il vermouth rosso e il Campari. Mescolate delicatamente con un cucchiaino o l’apposito stirrer.
  3. Lavate l’arancia, tagliatela a fettine sottili e completate il vostro cocktail con una fetta di arancia per ogni bicchiere o con delle scorzette a vostra scelta.

Servite immediatamente con stuzzichini, pizzette o finger food a vostra scelta!

Ed ecco una videoricetta per preparare il drink. In questo caso la differenza sta nelle dosi (prepara infatti un solo bicchiere del cocktail) e nella scelta di prepararlo in un bicchiere a parte e solo dopo versarlo nel tumbler, probabilmente per eliminare l’acqua in eccesso che si crea quando si miscela il Negroni con il ghiaccio:

Le varianti del cocktail

Non sono poche le varianti del Negroni, che nasce anch’esso come una variante prima di diventare uni dei drink più apprezzati in Italia e nel mondo. Ma vediamo insieme le più famose.

  1. Un suo parente (e anche questo tutto italiano) è il Negroni sbagliato, una versione leggermente più leggera perché prevede l’utilizzo dello spumante al posto del gin.
  2. Oltre alla versione sbagliata possiamo ricordare anche il Negroski, che prevede l’uso della vodka al posto del gin.
  3. Il Bencini sostituisce il gin con del rum bianco.
  4. Abbiamo già accennato il Japanese Negroni, realizzato sostituendo il gin con il sakè.
  5. Boulevardier. Al posto del gin si usa il whisky o meglio il bourbon.
  6. Old pal. Anche in questo drink il gin si sostituisce con il whisky, ma c’è una seconda variazione ovvero il vermouth secco invece che quello dolce.
  7. Mexican Negroni. Tequila o mezcal al posto del gin.

Conservazione

Consigliamo di consumare al momento il superalcolico, appena è pronto e prima che si allunghi con il ghiaccio presente nel bicchiere.

L’origine del Negroni: le due storie del drink

L’idea di questa bevanda sarebbe venuta al conte Camillo Negroni verso il 1919-1920. Il conte in quegli anni frequentava abitualmente l’aristocratico Caffè Casoni in Via de’ Tornabuoni a Firenze, ed è proprio qui che avvenne “la magia”, anche se la base di partenza di questo drink sembra essere molto combattuta.

Secondo la prima teoria il conte, desiderando variare il suo consueto Americano, chiese al barman Angelo Tesauro (secondo altre fonti, Fosco Scarselli) di aggiungere del gin al posto del seltz. Il nuovo cocktail veniva inizialmente chiamato “Americano alla moda del conte Negroni”, la sola differenza tra il Negroni e l’Americano è appunto la sostituzione della soda con il gin. Successivamente tuttavia prese il nome del conte.

Non molti sanno, tuttavia, che c’è una seconda versione riguardo l’origine del Negroni, e non partirebbe dall’Americano ma bensì dal classico Milano-Torino: un cocktail che già mischiava bitter Campari milanese con il vermouth piemontese. Protagonista sempre il conte Negroni, la sua richiesta al barman del Caffè Casoni fu quella di aggiungere del gin al classico Milano-Torino dopo l’ennesimo viaggio a Londra (patria di questo superalcolico). Secondo alcune teorie infatti è l’Americano ad essere nato dopo il Milano-Torino, in onore del pugile Primo Carnera (soprannominato proprio l’Americano).

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È celebre la frase di Orson Welles che lo assaggiò nel 1947 (era a Roma per le riprese di Cagliostro) e disse: “Gli amari fanno bene al fegato, il gin fa male. Si equilibrano l’un l’altro“.

Nel 2019 compie 100 anni: negli Usa, per l’occasione, è stata istituita anche la Negroni Week (per beneficenza). “Il cocktail perfetto per il 2019“, lo ha definito il New York Times, esaltandone le qualità rinfrescanti e amare allo stesso tempo.

Differenza bicchiere tumbler basso e Old fashioned

Il bicchiere old fashioned si distingue da un comune tumbler basso per le decorazioni: mentre il tumbler è liscio, l’Old fashioned presenta spesso decorazioni particolari (e diverse): possono includere disegni floreali, geometrici o riproduzioni di dettagli di quadri o dipinti famosi.

Inoltre, è leggermente meno capiente rispetto al tumbler.

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