Una pizza per il campione: come è fatta la pizza Sinner

Una pizza per il campione: come è fatta la pizza Sinner

Ancora prima della vittoria gli Australian Open una pizzeria ha iniziato a preparare la pizza Sinner: come è fatta e dove si può mangiare?

La prima pizza per omaggiare il giovanissimo vincitore degli Australian Open, Jannik Sinner, è già famosissima (pensate che hanno iniziato a servirla ancor prima che vincesse la competizione). Cosa penserà il tennista, appena tornato in Italia dopo la vittoria del Grande Slam? Al momento non sappiamo se è già andato a mangiare, tuttavia tantissimi l’hanno già gustata in suo onore per festeggiare dopo la finale di domenica.

Ma come è fatta e dove si può mangiare?

Jannik Sinner

Come è fatta la pizza Sinner

A scovare la prima pizza dedicata a Jannik Sinner è stata La Repubblica, in un servizio proprio durante la finale degli Australian Open nel paese dove è nato il campione, a San Candido, e dove è cresciuto, a Sesto in provincia di Bolzano.

Nel locale Sportcenter di San Candido è già da un po’ che si prepara la pizza che porta il cognome del giovane tennista classe 2001. Gli ingredienti sono semplici, e non c’è nulla di arancione: pomodoro, mozzarella di bufala, basilico, pomodorini, carciofi e prosciutto. Il pizzaiolo che la prepara non ne è sicuro, ma ai microfoni de La Repubblica dice: “Non so se in passato la mangiava lui, penso di sì”.

Cosa mangia Jannik Sinner

Ora sappiamo cosa mangiano i tifosi di Sinner, ma lui invece? Il campione adora le carote (sarà per questo che il suo ‘fun club’ ha deciso di chiamarsi “Carota boys”, oltre che per il caratteristico colore dei capelli?). Nonostante apprezzi particolarmente questo ortaggio, sembra non voglia mai troppa verdura nel piatto (come riferito da Il Sole 24 ore). Altri piatti a cui proprio non riesce a rinunciare sono la pizza, il sushi e i dolci, invece non apprezza assolutamente l’idea di mangiare gli insetti.

Un ultimo piatto forte e che ama Sinner? Una semplice pasta al pomodoro e, come ha spiegato durante un’intervista riportata da Gambero Rosso: Tutto fa parte di un percorso, come la prima volta che cucini la pasta al pomodoro: sbagli il sale. Poi metti i pomodori freschi e il basilico. Devi stare attento a non esagerare. Il piatto non è ancora perfetto, ma sta andando nella giusta direzione”.

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