Ratatuia di verdure

Ratatuia di verdure

La ratatuia di verdure è una versione nostrana del classico francese, resa più saporita dall’aggiunta di capperi, acciughe e aceto.

Direttamente dalla vicina Francia è arrivata nella zona compresa tra Basso Piemonte e Liguria la ricetta della ratatuia. Questo piatto, che sembra dal nome una semplice italianizzazione della ratotouille, in realtà si differenzia dal fratello maggiore per via di alcuni ingredienti. Nella ratatuia di verdure ci sono le acciughe e i capperi e il tutto viene insaporito con l’aceto e, talvolta con lo zucchero, in modo da ottenere un piacevole agrodolce.

Un’altra differenza è l’aggiunta dei fagiolini, che non si trovano nella ricetta tradizionale, e delle carote. Insomma, la versione italiana dello stufato di verdure è più ricca e saporita ma sempre insaporita con il basilico.

Ratatuia di verdure

Come preparare la ricetta della ratatuia di verdure

  1. Per prima cosa pulite tutte le verdure. Sbucciate le patate e le carote e tagliatele a dadini. Tagliate a dadini anche peperoni dopo averli privati del picciolo, dei semi e dei filamenti bianchi interni. Rimuovete le estremità dei fagiolini e tagliateli a metà.
  2. Sbucciate la cipolla, affettatela finemente e rosolatela in padella con un giro abbondante di olio.
  3. Unite quindi patate e carote e fate cuocere 5 minuti. Incorporate i fagiolini e i peperoni, unite il concentrato di pomodoro (o 2 pomodori tagliati a dadini e privati dei semi) e lasciate cuocere con il coperchio per 30 minuti o fino a che le patate non saranno tenere. Se necessario potete aggiungere uno o due mestoli di acqua. Regolate di sale e pepe.
  4. Nel frattempo tritate capperi e acciughe e uniteli all’aceto. A piacere, se amate l’agrodolce, potete aggiungere anche 1 cucchiaio di zucchero.
  5. Una volta che la ratatuia è pronta unite la mistura appena preparata e fate evaporare l’aceto a fiamma vivace, mescolando. Profumate con il basilico fresco spezzettato con le mani e servite.

Conservazione

La ratatuia piemontese o ligure che sia, si mantiene per 2-3 giorni in frigorifero, chiusa in un contenitore ermetico. Potete anche congelarla, già porzionata, fino a 6 mesi.

Origine e storia

Sebbene si senta parlare di ratatuia ligure e ratatuia piemontese come due ricette distinte, non è chiaro quali siano realmente le differenze tra le due. Nate entrambe dalla ratatouille francese, non dimentichiamo che Nizza era il porto del Piemonte, della versione più tradizionale mantengono solo la cottura delle verdure tanto è che alcune versioni liguri prevedono l’aggiunta delle zucchine trombetta, tipiche della regione.

Di certo rimane il legame con il termine francese touiller e l’occitano ratatolha che rievocano l’atto di mescolare. C’è da dire poi che i puristi cuociono le verdure separatamente per poi unirle alla fine così da mantenere tutti i sapori ben divisi. Questa filosofia poco si sposa con la cucina pratica dei giorni nostri quindi non stupisce che ormai nessuno più la prepari così.

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