Spesa razionata: cos’è e quali sono gli alimenti più a rischio

Spesa razionata: cos’è e quali sono gli alimenti più  a rischio

La spesa razionata consiste nella possibilità di acquistare determinati alimenti solo in quantità ridotte. Scopriamo come funziona e quando si rende necessaria.

Si sente parlare sempre più spesso di spesa razionata e di come farla. Fin dai primi tempi della pandemia questo termine è infatti divenuto di uso quasi comune, portando a un acquisto compulsivo di alcuni prodotti che ha poi portato alla necessità di razionarli per poter fornire tutti. Un problema che sta tornando nuovamente attuale, tanto da spingere diverse catene di supermercati ad agire in tal senso a scopo preventivo.

donna che fa la spesa

Cos’è la spesa razionata

Quando si parla di spesa razionata si intende l’acquisto di prodotti per uso alimentare e non solo che rientrano tra quelli indispensabili e che, grazie alla lunga scadenza, sono solitamente conservabili per diverso tempo in dispensa o in frigorifero.

Si tratta quindi dei così detti alimenti di prima necessità ma anche di prodotti di altro genere come, ad esempio, la carta igienica. Questi, quando la richiesta si rivela superiore alla disponibilità, vengono appunto razionati e messi in vendita con dei limiti sull’acquisto.

Quali sono gli alimenti razionati in Italia

La recente guerra in Ucraina ha destato particolare tensione anche in Italia. La paura per quanto sta accadendo anche a livello economico ha infatti spinto sempre più persone a fare delle vere e proprie scorte di alimenti.

Gli scaffali di diversi supermercati sono quindi stati carenti di alimenti importanti come la pasta, la farina o il lievito. Per questo motivo, molte catene hanno deciso di prendere dei provvedimenti razionando alcuni alimenti e non solo.

In Italia, al momento tra i prodotti con vendita limitata ci sono l’olio (soprattutto quello di girasole che arriva per lo più dall’Ucraina), la farina, gli omogeneizzati, i pannolini e i prodotti in scatola. In alcuni supermercati sono già apparsi dei cartelli che spiegano la necessità di limitare questi prodotti (in alcuni casi anche altri) ad uno o due pezzi a persona. Un modo per evitare che si arrivi a una reale carenza di quelli ritenuti di prima necessità.

Ovviamente, non essendoci al momento un reale pericolo, non c’è una lista ufficiale di prodotti razionati. E, allo stesso tempo, non è detto che tutti i supermercati scelgano di seguire questa strada.
In linea generale, però, quelli che al momento sono stati limitati sono la farina, lo zucchero, l’olio di semi di girasole, le conserve di pomodoro, l’olio in generale, i legumi in scatola, le verdure sott’olio e sott’aceto, la carta igienica e i tovaglioli di carta.

Tutti prodotti che, quindi, a lunga conservazione e che è possibile trovare con un limite d’acquisto che può andare, a discrezione del supermercato in cui si fa la spesa, da due a cinque pezzi.

Se vi è già capitato di trovarvi senza qualche alimento, potrebbe interessarvi come sostituire la farina.