Struffoli

Struffoli

Ecco la ricetta degli struffoli napoletani, un dolce morbido tipico della cucina campana che viene preparato durante il periodo delle festività natalizie.

A Napoli non è Natale senza gli struffoli, una delle ricette natalizie imprescindibili della cucina campana. Questi dolcetti sono delle piccole palline di pasta che vengono fritte in olio bollente e servite con una salsa di miele e agrumi, spesso arricchita da canditi, confetti colorati e pezzettini di cedro.

Se siete alla ricerca di un dolce natalizio sfizioso e colorato, questi piccoli dolcetti di pasta sono quello che fa per voi. Ecco la ricetta degli struffoli napoletani, o la videoricetta per non perdervi neanche un passaggio!

Struffoli

Come fare gli struffoli napoletani (la ricetta originale)

1. Per cominciare, prendete una ciotola e metteteci dentro le uova, lo zucchero, il burro e 1 cucchiaio di liquore all’anice o altro tipo.

2. Aggiungete dunque la farina setacciata, il sale e il lievito per dolci, e cominciate a impastare tutti gli ingredienti per formare un composto omogeneo (a mano o aiutandovi con la planetaria).

3. Una volta che gli ingredienti saranno ben amalgamati fra di loro, trasferite la pasta sul vostro piano di lavoro leggermente infarinato. Continuate a lavorarla con le mani e dategli la forma di un panetto.

4. Fatelo riposare fuori dal frigo per circa 20 minuti, se possibile coperto da un panno da cucina.

5. Una volta trascorso il tempo necessario, realizzate dei filoncini e con un coltello tagliate delle palline di piccola dimensione.

6. Scaldate l’olio di semi, e quando avrà raggiunto una temperatura elevata, tuffate un po’ di struffoli di Natale per volta e friggeteli per circa 3 minuti (o finché non saranno perfettamente dorati). Non versateli tutti in una volta altrimenti la temperatura dell’olio calerà troppo e i dolcetti non friggeranno bene.

7. Una volta scolati dall’olio, asciugateli con della carta da cucina e trasferiteli in una ciotola.

8. Per guarnire, scaldate in un pentolino il miele allungandolo con un cucchiaio d’acqua e unite lo zucchero. Mescolate bene poi aggiungete anche il cedro candito e la scorza di 1 limone e di 1 arancia.

9. Quando la salsa sarà bella fluida spegnete il fuoco e unite gli struffoli, girando con un cucchiaio o una marisa per far aderire bene la salsa ai dolcetti.

10. Una volta fatto, lasciateli raffreddare in una ciotola e guarnite con delle codette colorate.

Lasciate raffreddare (e solidificare): i vostri struffoli di Natale sono pronti da servire. Buon appetito!

Come fare gli struffoli al forno

Se desiderate una versione più leggera, potete anche provare a fare degli struffoli al forno invece che friggerli.

  1. Una volta che avrete ottenuto il vostro panetto di impasto e lo avrete fatto riposare per i 20 minuti necessari, ricavate tante piccole palline.
  2. Disponete gli struffoli su una leccarda da forno rivestita: in cottura non lieviteranno, ma è importante che non siano a contatto gli uni con gli altri oppure potrebbero unirsi in un’unica grande lastra di impasto.
  3. Fateli cuocere per circa 10 minuti a 180°C o finchè saranno belli dorati. È importante che non vi distraiate: bruciano in un attimo! Prima di procedere con la decorazione, lasciateli raffreddare completamente.

Struffoli napoletani: la storia

La loro origine è antichissima, anche se i campani ne rivendicano con orgoglio la paternità – da sempre.

C’è chi sostiene siano nati nell’Antica Grecia, da cui la parola strongoulos (arrotondato). Per altre fonti, questi dolcetti sarebbero di origine spagnola perchè molto simili al piñonate, un dolce a base di palline allungate. Secondo altri, infine, il loro nome deriverebbe dal ben più familiare strofinare, il gesto che facciamo nel formare le caratteristiche palline.

La nostra tradizione vuole che un tempo fossero preparati dalle suore, che li portavano in dono alle famiglie che si dimostravano più generose nelle loro donazioni. Non ce ne vogliano i napoletani, ma in realtà in molte regioni italiane si prepara questo dolce (Puglia, Marche, Abruzzo e Molise in testa).

Conservazione e varianti

Noi abbiamo scelto il miele millefiori, ma in base ai vostri gusti potete sceglierne anche uno dal sapore più intenso, come quello di castagno.

Al posto delle codette di zucchero, poi, potete aggiungere della granella di amaretto, delle goccioline di cioccolato o delle meringhe sbriciolate. Ma non ditelo ai puristi di questo dolce!

Consigliamo di conservarlo in luogo fresco per circa un giorno; se lo tenete troppo a lungo nel frigo, la pasta diventa dura, ma allo stesso tempo non può stare troppo a lungo.

Per concludere, ecco tutti i dolci di Natale da provare assolutamente!

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