Ecco la ricetta della trippa alla fiorentina, un classico della cucina povera, eppure ricco di gusto.
La trippa alla fiorentina è un “signor piatto”, anche se si tratta di una portata a basso costo. La trippa, cucinata alla moda di Firenze, si cuoce insieme ai classici ingredienti del soffritto e poi si arricchisce con i pelati, parmigiano grattugiato, pepe e alloro.
Questo piatto tipico è considerato uno scarto, ma la saggezza contadina ce lo indica, già da tempo immemore, come uno degli ingredienti più saporiti. Certo, non è una ricetta leggera, per questo vi consigliamo di non esagerare con le porzioni!
Come fare trippa alla fiorentina
- Per prima cosa sbucciate la cipolla bianca e affettatela sottilmente. Riducete a cubetti anche la costola di sedano e la carota.
- Prendete la trippa, lavatela bene sotto acqua corrente e poi fatela bolline in acqua per 15-20 minuti.
- Scolatela e tamponatela bene per asciugarla, una volta intiepidita tagliatela a triscioline delle dimensioni che preferite.
- In una pentola, scaldate qualche giro di olio extra vergine di oliva, poi fate rosolare le verdure del soffritto e versate la trippa.
- Mescolate tutti i sapori e l’alloro, poi sfumate con del vino bianco secco.
- Lasciate che l’alcol evapori, e successivamente versate i pomodori pelati passati al mixer o schiacciati (in alternativa potete usare la passata di pomodoro).
- Aggiustate di sale e di pepe, e lasciate cuocere la trippa a fuoco basso, per circa 40 minuti. Se necessario, ogni tanto aggiungete qualche cucchiaio di acqua bollente (o brodo di carne, se preferite).
- Una volta che la trippa, dopo la cottura, sarà pronta, spegnete il fuoco. Dovrà essere cremosa ma non brodosa, tutti i liquidi dovranno essersi ritratti e ben amalgamati nel piatto.
- Completate con una spolverizzata di parmigiano reggiano grattugiato e servite calda. Servite la vostra trippa alla fiorentina.
Cosa ne di provare altre specialità regionali? Ecco anche la trippa alla milanese e la trippa alla parmigiana.
Conservazione
Consigliamo di conservare il secondo in frigo, per massimo 1-2 giorni, meglio se in un apposito contenitore con coperchio a chiusura ermetica.