Preparare la zuppa di ricotta è davvero semplice e bastano pochi ingredienti. Ecco come realizzarla con la ricetta toscana con gli spinaci.
Quando si parla di zuppe quale ragione se non la toscana poteva dare i natali a questa ricetta così particolare? Stiamo parlando della zuppa di ricotta, un piatto tipico della regione consumato sopratutto in inverno. Caldo e corroborante, si prepara con pochissimi ingredienti freschi e proprio per questo motivo è importante che siano di qualità.
Scegliete della ricotta fresca di pecora per dare alla zuppa di ricotta maremmana il suo caratteristico sapore e accompagnatela con dei crostoni di pane toscano. Solo così poterete assaporare il gusto genuino della cocotta, altro nome con cui è conosciuto questo piatto. Che dite, vi abbiamo convinti a provarla?
Come preparare le ricetta della zuppa di ricotta
- Per prima cosa tritate finemente la cipolla e rosolatela in un tegame con l’olio e un pizzico di sale.
- Una volta tenera e trasparente, aggiungete la ricotta setacciata e mescolate bene, aggiungendo anche un paio di cucchiai di acqua per farla sciogliere meglio.
- Lavate gli spinaci, asciugateli e privateli del gambo duro.
- Tagliateli poi a listarelle piuttosto fini e uniteli nel tegame insieme al concentrato di pomodoro.
- Lasciate cuocere per un’ora, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo dell’acqua calda o del brodo vegetale al bisogno.
- A cottura quasi ultimata regolate di sale e profumate con la noce moscata. A piacere, anche l’aggiunta di un pizzico di cannella può rendere il sapore di questo piatto ancora più interessante.
- Poco prima del termine della cottura, scaldate le fette di pane toscano al grill oppure in padella e utilizzatele per accompagnare la zuppa.
In questo breve video potete osservare tutti i passaggi e la consistenza finale del piatto. Invitante vero?
Rimaniamo in tema di ricette toscane proponendovi due classici: la ribollita e la pappa al pomodoro. Quale di queste è la vostra preferita? Inoltre, vi siete accorti sei come queste ricette siano tutte adatte anche ai vegetariani?
Conservazione
Ormai lo sapete, le zuppe il giorno dopo sono ancora più buone perché tutti i sapori hanno modo di amalgamarsi e la zuppa di ricotta non fa certo eccezione. Potete conservarla in frigorifero per un paio di giorni e consumarla dopo averla riscaldata in pentola per qualche minuto.
Origine e storia
Entrando più a fondo della cucina toscana, si trovano forti somiglianze tra questa ricetta e la zuppa arcidossina, un piatto tipico della zona del monte Amiata. Gli ingredienti infatti sono pressapoco gli stessi, fatto salvo la presenza in alcune ricette degli strigoli (Silene inflata), un’erba spontanea che cresce nei castagneti della zona. Altra sottile differenza è l’aggiunta della ricotta a cottura ultimata anziché, come abbiamo visto nella zuppa di ricotta maremmana, durante le prime fasi.
In tutti i casi stiamo parlando di piatti poverissimi. La ricotta infatti era un formaggio di risulta ossia ottenuto solo dopo la produzione di formaggi più pregiati come il pecorino toscano e tutti i contadini ne potevano disporre. Lo stesso vale per il pane: si utilizzava quello raffermo che, grazie alla zuppa, tornava a essere commestibile oltre che saziante.
Oggi la ricotta non è più considerato un formaggio povero. Al contrario ha acquisito una sua dignità diventano Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano. Esistono anche due DOP: la ricotta di bufala campana e la ricotta romana.