Come fare il soffritto perfetto: ricetta, tagli, cottura e tutti i consigli
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È l’anima della cucina italiana: 5 regole per fare un soffritto perfetto

Soffritto

Il soffritto è pura poesia per il palato, ed è la base di tantissime preparazioni: ecco come fare un soffritto perfetto.

Non esisterebbe la cucina italiana senza il soffritto, una preparazione che crea un matrimonio perfetto con tantissimi piatti, che siano primi, secondi, antipasti o contorni.

Si tratta di un fondo di cottura composto da verdure che vengono cotte in un grasso, una preparazione al servizio del protagonista di ogni piatto, che esalta e insaporisce gli alimenti. Ma se non è fatto a regola d’arte, questo può addirittura rovinare la buona riuscita della ricetta!

Ecco dunque 5 consigli per un fare un soffritto perfetto!

1. I tipi di soffritto

Il più conosciuto e preparato è il soffritto all’italiana con cipolla, sedano e carota, 3 verdure con caratteristiche diverse che vanno a mescolarsi e creano un connubio perfetto.

Ogni piatto, tuttavia, necessita di un soffritto diverso: la carota e il sedano vanno benissimo per secondi piatti, ad esempio, perché si sposano perfettamente con la carne, mentre invece per i primi spesso si utilizza anche solo una cipolla (ad esempio nella preparazione di un soffritto per il risotto).

Per il soffritto di cipolla, anche la scelta varia in base all’alimento che andremo a cucinare: scalogno, cipolla rossa, bianca, cipollotto?

Infine, anche l’aglio è un papabile protagonista di questa preparazione, che può essere messo in camicia (per rilasciare tutto il suo aroma), a fettine sottili oppure facendone un trito sottilissimo con il coltello.

Soffritto
Soffritto

2. Il taglio

Il taglio delle verdure è fondamentale. Per prima cosa, ve lo diciamo chiaro e tondo: se volete un soffritto perfetto, lasciate stare i preparati congelati già pronti. Davvero non avete un minuto per tagliare le verdure fresche?

La regola è: tritatele a mano, a dadini piccolissimi e della stessa dimensione. Semplice vero?

3. La pentola

La scelta della pentola in cui si andrà a cuocere il nostro trito è fondamentale. In generale vi consigliamo di usarne una antiaderente, in questo modo eviterete che le verdure si attacchino al fondo.

Per i risotti meglio una pentola a doppi manici. Il segreto per non bruciare la cipolla è bagnarla con un po’ di brodo.

4. Il grasso

Eccoci al dilemma dei dilemmi: olio extravergine di oliva o burro? Questi sono i due grassi che aiuteranno le verdure a soffriggere (e non friggere!). Se scegliete l’olio avrete un sapore più aromatico, leggero e delicato, mentre invece il burro avvolgerà di più le verdure, creando un gusto più sostanzioso, grasso e deciso.

Per le dosi dipende dalla quantità delle verdure: diciamo che un paio di noci di burro e due o tre cucchiai di olio dovrebbero bastare.

5. La cottura

Ed eccoci arrivati alla parte fondamentale: come si cuoce il soffritto? Nel caso utilizziate olio o burro, fate scaldare il grasso qualche minuto nella pentola a fiamma bassa, poi calate le verdure e lasciatele cucinare muovendole con un cucchiaio.

L’andamento del soffritto è lento e a fiamma bassa: le verdure, infatti, non devono bruciare ma al tempo stesso devono essere cotte e morbide, finché esternamente non saranno dorate. Il tempo perfetto sarebbe 15 minuti, ma se vedete che cominciano ad attaccare aggiungere acqua, brodo o dell’altro grasso.

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ultimo aggiornamento: 9 Dicembre 2019 10:04

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