Ingredienti
Sapere come procedere per realizzare della birra fatta in casa perfetta? Anche per gli appassionati richiede qualche attenzione ma possiamo garantirvi che saprà regalarvi grandi soddisfazioni.
La birra negli ultimi tempi ha conquistato un numero sempre crescente di palati ed estimatori, quasi al pari del vino. Gustare una buona birra è un momento di vero relax, ma cosa ne dite di alzare l’asticella e preparare una buona birra fatta in casa? La tecnica per prepararla prende il nome inglese di brewing, sta davvero spopolando e anche noi abbiamo voluto provare per poter dire la nostra. Scopriamo insieme quali sono gli ingredienti e i passaggi da svolgere per una buona birra fatta in casa e quali accessori occorrono per cominciare a birrificare.
Come si fa la birra?
Prima di perderci tra ingredienti, utensili e passaggi, facciamo chiarezza su cos’è la birra e su come si ottiene. La birra viene prodotta a partire da chicchi di orzo germinati poi sottoposti a grassaggio, la fase in cui il malto si trasforma in succo con zucchero ossia il mosto. Il tutto viene poi essiccato e il malto viene macinato e cotto. Solo così gli enzimi in esso presenti trasformano gli amidi in zuccheri. Dopo il filtraggio, il liquido ottenuto è l’estratto di malto che, portato a bollitura con il luppolo, conferisce alla birra il sapore amaro e il particolare aroma. Dopo un ulteriore filtraggio si aggiungono i lieviti e inizia il processo di fermentazione, responsabile del tenore alcolico del prodotto finito.
Già così è chiaro come per un appassionato alle prime armi sia difficile ottenere un prodotto di qualità . Per questo oggi in commercio si trovano dei kit per la birra fatti in casa che contengono tutti gli ingredienti e anche gli appositi utensili per la sua preparazione.
Cosa serve per preparare la birra fatta in casa
La birra è composta sostanzialmente da quattro ingredienti.
Acqua. Date a questo ingrediente “banale” la giusta importanza perché andrà a influire sul sapore del prodotto finito. Potete utilizzare quella del rubinetto, previa bollitura, o meglio ancora quella di bottiglia. Se avete a disposizione acqua di fonte sicuramente la vostra birra ne gioverà .
Malto d’orzo. È forse l’ingrediente più importante, quello che conferisce alla birra fatta in casa le note aromatiche. Dovete sapere che ne esistono diversi tipi: oltre a quello base, ci sono quelli caramellati o tostati che conferiscono ulteriori sfumature di sapore al prodotto finito.
Luppolo. È il responsabile del sapore amaro della birra e se originariamente ne esisteva un unico tipo, oggi l’interesse sempre crescente nei confronti di birre artigianali dalle aromaticità diverse, ha portato alla nascita di vere e proprie coltivazioni di vari tipi di luppolo. Il luppolo viene aggiunto alla birra essiccato e, oltre alla connotazione amara, contribuisce a migliorarne la conservazione.
Lievito. È l’ingrediente senza cui la fermentazione non potrebbe iniziare nonché il diretto responsabile del tenore alcolico. I lieviti più utilizzati sono quelli appartenenti alla famiglia del saccaromices cerevisiae, ma negli ultimi tempi si è assistito a sperimentazione anche con altri tipi di lievito. Quello che questo ingrediente fa nella birra è nutrirsi di zuccheri e produrre alcool e anidride carbonica.
Ci sono quindi almeno quattro diverse variabili che possono influire sul risultato finito della vostra birra fatta in casa a cui si aggiunge la mano di chi la prepara. Ma cosa serve per preparare la birra, oltre agli ingredienti di cui abbiamo parlato?
I kit presenti in commercio contengono già tutto quello che vi serve, fatto salvo bottiglie, tappi e tubi per imbottigliare.
Fermentatori: solitamente sono due contenitori di plastica alimentare muniti di tappo ermetico e rubinetti.
Gorgogliatore: serve per permettere all’anidride carbonica di fuoriuscire senza però lasciar entrare aria.
Densimetro: è di fondamentale importanza perché permette di capire la densità iniziale e quella finale della birra e quindi stabilire la fine della fermentazione.
Termometro: viene applicato esternamente al contenitore e permette di tenere sotto controllo la temperatura del mosto.
I kit poi possono comprendere anche altri accessori come palette per mescolare, avvinatori per disinfettare le bottiglie, dosatori, scola bottiglie e scovolini. Solitamente invece non comprendono bottiglie, tappi e tappatrice. Potete utilizzare delle vecchie bottiglie di birra ben lavate e sterilizzate e poi richiuderle con tappi a corona nuovi.
Come fare la birra in casa
Il procedimento per fare la birra in casa prende avvio dalla sterilizzazione di tutto quanto andrete a utilizzare per la sua preparazione, dal fermentatore agli accessori passando per le bottiglie. Al momento dell’utilizzo dovranno essere perfettamente asciutti. A questo punto montate il rubinetto del fermentatore assicurandovi che sia chiuso e posizionate il gorgogliatole sul tappo.
- Mettete il contenitore con il malto in una pentola e scaldatelo a bagnomaria calcolando 10 minuti dal bollore.
- Versate poi il contenuto nel fermentatore all’interno del quale mettete un paio di litri di acqua fredda da frigorifero. La temperatura finale non deve superare i 30°C. Chiudete il fermentatore con il tappo.
- Portate a bollore 2 l di acqua con lo zucchero indicato nel ricettario e lasciate andare per 5 minuti.
- Raffreddate l’acqua posizionando la pentola in una ciotola colma di ghiaccio e una volta tiepida unitela nel fermentatore, assicurandovi che la temperatura resti tra i 18° e i 24°C.
- Aggiungete l’acqua restante e chiudete.
- Aggiungete la bustina di lievito nel fermentatore mescolando con una paletta sanificata per 5 minuti. Questa fase, detta di ossigenazione, è molto importante.
- A questo punto prelevate un campione di birra e misuratene la densità con il densimetro in dotazione, segnando il valore che restituisce.
- Lasciatela fermentare per una settimana. Durante questo periodo di tempo il gorgogliatole sfiaterà prima in modo intenso, poi sempre più tenue. Significa che il procedimento va per il verso giusto.
- Trascorsa la prima settimana misurate nuovamente la densità e se corrisponde a quella indicata nelle istruzioni il procedimento è quasi concluso.
- Potete infatti procedere all’imbottigliamento oppure alla chiarificazione. Questo procedimento consiste nel travasare la birra in un secondo fermentatore facendola fuoriuscire dal rubinetto tramite un tubo di plastica. In questo modo i lieviti esausti rimaranno nel primo contenitore e avrete una birra più chiara.
- Un ultimo passaggio prima dell’imbottigliamento è noto come priming e consiste nell’aggiungere dello zucchero, sciolto in poca acqua bollente raffreddata, così da far partire un’ulteriore fermentazione responsabile poi della schiuma che si forma una volta aperta la bottiglia di birra. Questo passaggio quindi va svolto poco prima dell’imbottigliamento.
Una volta imbottigliata e chiusa, la bottiglia deve maturare per un periodo che va da uno a sei mesi in relazione alla tipologia.
Ora che sapete come produrre birra artigianale non vi potrà fermare più nessuno!