Soffice e dalla forma insolita, la brioche col tuppo è una delle ricette più famose della Sicilia. Ecco come prepararla con la ricetta originale!
La brioche col tuppo è un dolce tipico siciliano, solitamente gustato a colazione o a merenda insieme a una buona granita. Ma cosa si mette all’interno di questo soffice pan brioche dalla particolare forma? La risposta, almeno per i siciliani, è scontata: il gelato!
Già, perché a differenza delle tradizionali brioche da colazione, farcite con creme e marmellate, la brioche col tuppo viene tagliata a metà e riempita di palline di gelato. Insolito per i più, in realtà questo abbinamento funziona molto bene e merita di essere provato.
Come preparare la brioche col tuppo con la ricetta originale siciliana
La brioche siciliana con il tuppo prevede tre diverse fasi: la preparazione del lievitino, quella dell’impasto e infine l’assemblaggio e l’ultima lievitazione.
- Per preparare la brioche col tuppo, cominciate dal lievitino. Versate 120 g di latte preso dal totale in una ciotola, unite 4 g di lievito di birra e mescolate in modo da farlo sciogliere.
- Unite quindi 100 g di farina 00 e 100 g di farina Manitoba e impastate bene, fino a ottenere un panetto piuttosto omogeneo.
- Mettetelo in una ciotola, coprite con della pellicola e lasciate lievitare in frigorifero per almeno 12 ore.
- Trascorso questo tempo preparate il mix aromatico: mescolate 1 cucchiaio di miele con 1 di rum e la scorza grattugiata di 1 arancia, poi mettetela da parte.
- Mettete nella ciotola della planetaria le farine rimaste e il lievitino spezzettato con le mani.
- Iniziate a impastare aggiungendo il lievito rimanente disciolto in 100 g di latte.
- Ora non vi resta che aggiungere, in successione, lo zucchero e infine le uova, una alla volta aspettando che la precedente si sia assorbita, e il mix aromatico.
- Sempre con la macchina in movimento unite il sale e il burro morbido poco per volta.
- Dopo circa 15 minuti il vostro impasto, piuttosto morbido, è pronto per essere messo a lievitare. Trasferitelo in una ciotola e date un giro di pieghe portando l’impasto esterno, quello a contatto con le pareti, verso il centro e premendo bene.
- Coprite con un canovaccio e mettetelo a lievitare a temperatura ambiente, lontano da correnti d’aria, per 2 ore.
- Trasferite l’impasto sulla spianatoia e ricavate 10 pezzi da 80 g e 10 pezzi da 15 g.
- Lavorate ciascuno di essi in modo da ottenere una pallina e metteteli a lievitare su una teglia rivestita di carta forno per 15 minuti.
- A questo punto le brioche col tuppo sono pronte per essere assemblate: al centro delle palline più grandi formate un incavo con due dita, allargatelo leggermente e adagiate al centro la pallina più piccola.
- Ora non vi resta che sbattere il tuorlo con il latte rimanente e, aiutandovi con un pennello da cucina, spennellare per bene le brioche.
- Infornate a 175°C per 25 minuti quindi sfornate e lasciate intiepidire prima di servire.
È possibile realizzare l’impasto anche senza l’aiuto della planetaria, dovrete solo avere pazienza e manualità nell’impastare fino a incordarlo. Se volete provare senza planataria, ecco un video che vi guiderà:
Le brioche col tuppo sono ottime tagliate a metà e arricchite con qualche pallina di gelato. Provatele ad esempio con il nostro gelato al cioccolato!
Conservazione
La conservazione della brioche con il tuppo prevede che si possa lasciare per circa 1 giorno in un sacchetto di carta o apposito per dolci e brioche. Appena cotto potete anche congelarla in frigorifero e prelevarla al bisogno.
Storia e origine delle brioche siciliane
La brioche arrivò in Sicilia durante il periodo della dominazione araba tra il VIII e il IX secolo. Furono loro a introdurre nuovi ingredienti, come il burro e lo zucchero, e nuove tecniche di panificazione. Non è altrettanto certa però l’origine della brioche col tuppo.
Nata a Santa Teresa di Riva, in provincia di Messina, secondo la leggenda venne inventata dal pasticcere di una famiglia con diverse figlie femmine nel tentativo di offrire loro qualcosa di soffice da gustare a colazione o a merenda. Sebbene il termine tuppo sia riconducibile allo chignon basso o semi alto tenuto fermo da spille con cui erano solite acconciarsi i capelli le donne siciliane, la forma originale sembra essersi ispirata al seno.
Nota come brioscia cu tuppu o brioscia ca cuoppola, è la colazione tradizionale del catanese. Come tutte le ricette regionali anche questa subisce leggere variazioni in base alla zona. A Messina è più morbida e lievitata mentre a Catania è l’opposto. Nella parte occidentale dell’isola sono soliti gustarla con il gelato, mentre in quella orientale con la granita. Una ricetta simile è presente anche in Salento dove con il gelato viene servita una brioche di forma semisferica leggermente appiattita.