La plastica monouso sarà completamente bandita nei prossimi anni. Ecco allora che nasce Canù, la cannuccia biodegradabile fatta di pasta!

Il tema dei rifiuti, in particolare delle isole di plastica che stanno iniziando a formarsi anche nel Mediterraneo, è noto a tutti. Già molte aziende si stanno muovendo in direzione plastic free, non tanto per uno spiccato senso ambientalista, quanto per recepire la normativa europea che stabilisce l’abolizione della plastica monouso.

Uno dei prodotti di plastica più utilizzati è la cannuccia. Le cannucce monouso sono uno dei rifiuti più diffusi non solo sulle spiagge, ma anche nelle città. Vengono servite insieme ai cocktail, e dopo qualche minuto di utilizzo, gettate per non essere mai più utilizzate. Una soluzione al problema è Canù, la cannuccia di pasta biodegradabile, gluten free e ogm free prodotta da un’azienda marchigiana.

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

Canù, la cannuccia biodegradabile
Fonte foto: https://www.instagram.com/canu_organicpastastraw/

L’idea della cannuccia commestibile

Uno dei responsabili del progetto Canù è Raffaello Bonora che spiega come l’idea gli sia venuta ascoltando un ristoratore di Bristol. Questi spiegava come avesse sostituito le cannucce di plastica monouso con gli ziti, il noto formato di pasta, tipicamente italiano, simile a un grande spaghetto bucato.

Poiché la sua azienda, da anni, era specializzata nella produzione di pasta biologica, si poneva solo il problema di studiare un impasto senza glutine così da rendere il formato della cannuccia commestibile adatto a tutti.

La cooperativa di Campo di Fossombrone inizia così una collaborazione con un pastificio della zona, dando vita a una cannuccia a base di farina di riso e amido di mais, studiata per resistere all’interno di un liquido oltre 30 minuti.

Così nasce Canù, la cannuccia che i bambini si divertono a sgranocchiare ma che se anche gettata può essere riposta nella frazione organica essendo di materiale 100% compostabile.

Canù, la cannuccia biodegradabile
Fonte foto: https://www.instagram.com/canu_organicpastastraw/

Il movimento anti straw

Negli ultimi anni si sta assistendo a una vera e propria inversione di tendenza anche nei cocktail bar. È qui infatti che le cannucce monouso vengono maggiormente utilizzate, soprattutto dalle donne che non vogliono rovinare il rossetto.

In realtà però i barman sono i primi a considerarle “insensate” perché vanno ad annullare la parte olfattiva della degustazione di un cocktail, allontanando il naso dalla bevanda. Sarà quindi difficile sentire lo spiccato profumo di menta di un cocktail tipo il Mojito. Rivelano poi che la scelta di metterne due, come spesso si vede, è solo un trucco per far bere più velocemente il cocktail dal cliente, che così ne ordinerà presto un altro.

Fonte foto: https://www.instagram.com/canu_organicpastastraw/

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ultimo aggiornamento: 28-06-2019


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