Prezzi, colori e nomi: il trucco del menù che ti fa spendere di più
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Il trucco del menù: come prezzi, colori e nomi ti fanno spendere (senza accorgertene)

Una coppia al tavolo mentre legge il menù

Sapevi che il menù del ristorante è studiato apposta per farti spendere di più? Ecco come il neuromarketing inganna il tuo cervello.

Andare al ristorante è un’esperienza che piace a tutti. Tuttavia, uno dei “problemi” che le persone devono affrontare è il momento del conto. Del resto, quante volte ci è capitato di pagare un pasto più di quello che si era immaginato?

Ebbene, se è successo anche a te è perché molto probabilmente sei rimasto vittima dello stesso menù del ristorante. Sì perché l’esperienza a tavola comincia proprio dallo sfogliare il menù e dal lasciarsi conquistare dai piatti proposti. Scopriamo quindi come il menù riesce a conquistarci e a far lievitare il conto.

Manipolazione? No, è tutta questione di neuromarketing

Di per sé si potrebbe pensare che i ristoranti col loro menù riescano a manipolarci per truffarci e farci spendere di più. In realtà, lasciarsi conquistare dai piatti proposti è la reale conseguenza di una carta ben progettata e dunque vincente.

A spiegare come sia possibile tutto ciò è il neuromarketing, ossia l’applicazione delle neuroscienze al marketing. L’obiettivo di questa pratica è vendere il maggior numero di prodotti possibile ed è un metodo usato non solo dai ristoranti, ma da tutte le attività commerciali. Ma in che cosa consiste? Ebbene il neuromarketing sfrutta i nostri 5 sensi per stimolare nel cervello un desiderio che sentiamo poi di dover soddisfare immediatamente. Ecco quindi che si fa ricorso a colori, scritte, immagini che nel nostro caso vadano a stimolare il gusto e portino a ordinare quanti più piatti possibili.

In un ristorante, una persona consulta il menù.
Persona intenta a leggere il menù al tavolo di un ristorante. – primochef.it

Come i ristoranti applicano il neuromarketing al loro menù

A questo punto entriamo nella pratica e scopriamo come i ristoranti riescano a realizzare un menù che stimoli il nostro appetito e ci porti a spendere di più. Ebbene, la carta delle varie attività di ristorazione è costituita da alcuni elementi fondamentali. Vediamoli uno per uno e scopriamo come agiscono sulla nostra mente:

  1. Colori. La prima cosa che salta all’occhio sono sicuramente i colori. Infatti, per natura, l’uomo è attratto da ciò che è colorato, considerando anche che ogni nuance ha un effetto psicologico diverso sulla nostra mente. Ad esempio, il rosso viene spesso associato alla carne, mentre il verde stimola la richiesta di piatti a base di verdure. Non manca poi l’arancione, un colore più generico che è capace di stimolare l’appetito;
  2. Carattere tipografico. A questo punto, la nostra attenzione si focalizza sui sulle scritte presenti all’interno del menù. Per questo motivo, i ristoratori cercano di utilizzare un carattere tipografico facilmente leggibile ma di impatto. Un esempio? I caratteri più “squadrati” sono usati sopratutto per i piatti salati, quelli tondi per i dolci, mentre il corsivo è più di impatto e serve per attirare l’attenzione;
  3. Nome e descrizione dei piatti. Ovviamente i piatti devono essere indicati con dei nomi accattivanti a cui verrà poi associata una descrizione. Questo dettaglio in alcuni casi non viene considerato dai ristoratori, ma è capace di trasmettere una maggiore sicurezza nel consumatore, dato che comprende cosa sta per ordinare;
  4. Origine degli ingredienti. Si tratta di una scelta che serve per trasmettere la massima trasparenza nei confronti del cliente, il quale è felice di sapere da dove arrivano i prodotti che vuole gustare;
  5. Prezzi. Ed ecco il tasto dolente: i prezzi infatti sono poi quell’elemento che determina la nostra scelta. Anche in questo caso i ristoranti sfruttano delle strategie ben precise, come non mettere il costo dei vari piatti in colonna, omettere i decimali e la valuta. In caso contrario, il cliente riesce con più facilità a individuare il prodotto più economico, rischia di spaventarsi alla vista della virgola seguita dagli zeri e di sentirsi in colpa nello star facendo un acquisto;
  6. Disposizione dei piatti sul menù. Ultimo ma non per importanza, anche la disposizione dei piatti sul menù ha un peso sulle nostre scelte. Una pratica comune, infatti, è quella di mettere nelle prime posizioni i piatti più richiesti e di affiancarli con delle alternative simili che possono piacerci.

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ultimo aggiornamento: 3 Luglio 2025 16:55

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