Forno statico e ventilato: quali sono le differenze e come utilizzarli
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Differenza tra forno statico e ventilato: la guida definitiva

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Qual è la differenza tra forno statico e ventilato? Per quali cotture bisognerebbe preferire l’una all’altra? Vediamo di fare chiarezza.

Il forno è uno dei più grandi alleati in cucina: ci permette di preparare deliziose pietanze, come torte, pizze e focacce, ma anche di accorciare i tempi di cottura di altre, dandoci più tempo libero. Spesso però quando si parla di differenza tra forno statico e ventilato la confusione regna sovrana.

Se non indicato espressamente nella ricetta, spesso viene chiesto a quale modalità ci si riferisce, dal momento che soprattutto i forni moderni le prevedono entrambe. Vediamo quindi di fare chiarezza così che la cottura in forno sia per voi senza segreti.

Forno statico e ventilato: differenze

Quante volte abbiamo letto nelle ricette cuocere in forno statico (oppure ventilato) a 180°C? Probabilmente infinite, ma quante ci siamo chiesti perché statico (oppure ventilato) e come passare da una modalità all’altra se per caso il nostro forno non le preveda altrettante?

Per capire come passare dalla modalità statica a quella ventilata o viceversa occorre prima capire come funzionano.

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– Il forno statico è quello più simile ai vecchi forni e cuoce per irraggiamento, vale a dire che le resistenze scaldano uniformemente la cella cuocendo dapprima le parti più vicine e poi lentamente quelle all’interno.

Questa modalità è indicata per tutti gli impasti che prevedono una lievitazione come pane, pizza, focacce, torte (anche salate) e pan di Spagna.

– La cottura ventilata, invece, mette in funzione una ventola posta sul fondo del forno. In questo caso la cottura avviene per convenzione, è più veloce e permette la formazione di una piacevole crosta che mantiene l’interno più morbido. Il forno ventilato inoltre, permette di cuocere contemporaneamente due pietanze, poste su due diversi livelli, senza che i sapori si mischino.

Il forno ventilato, quindi, è particolarmente adatto per cuocere tutti quei cibi ai quali si desidera conferire una superficie croccante: biscotti, arrosti, pesce al cartoccio, verdure gratinate e pasta al forno.

Come passare dal forno statico a quello ventilato e viceversa

Sebbene i forni moderni solitamente prevedano entrambe le modalità, talvolta potrebbe rendersi necessario il passaggio dall’una all’altra. Per fare questo occorre innanzitutto sapere che tra le due modalità c’è una differenza di circa 20°C (in più per la modalità statica).

Se quindi la ricetta indica 180°C in forno statico, ma voi avete la modalità ventilata, allora dovrete abbassare la temperatura a 160°C. Viceversa quindi, una cottura a 180°C ventilata, corrisponde a 200°C statica.

Ci sono alcuni trucchi poi che potete mettere in atto per ricreare un particolare ambiente di cottura. Per esempio, per cuocere dei lievitati in modalità ventilata potrete o spennellarne la superficie con latte, uova o burro, oppure mettere sul fondo del forno un padellino di acqua bollente.

La modalità statica, invece, fatto salvo le indicazioni per le variazioni di temperatura indicate poco sopra, non richiede particolari accorgimenti.

Dopo questi consigli siamo certi che il forno per voi non avrà più segreti, ma è importante anche che vi prendiate cura di lui. Ecco i nostri consigli su come pulirlo!

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ultimo aggiornamento: 4 Maggio 2020 15:22

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