Scopriamo insieme quali sono le differenze tra totani e calamari, due molluschi versatili, molto utilizzati in cucina.
Spesso confusi tra loro, totani e calamari sono due molluschi cefalopodi diversi. Tali differenze emergono principalmente da un punto di vista del gusto e della consistenza, tuttavia un occhio attento è in grado di distinguere uno dall’altro. Un altro elemento discriminante è la stagionalità, soprattuto nel caso di pesce fresco.
Entrambi i molluschi hanno una forma affusolata. Gli occhi sono collocati in posizione laterale in prossimità dei tentacoli. I tentacoli sono 10 in entrambi i casi, lunghi e con piccole ventose, vengono utilizzati oltre che per muoversi per catturare le prede e cibarsene. Eppure, non sono la stessa cosa… scopriamone di più insieme!

Totani e calamari: differenze
La prima differenza tra i due sta nel colore: i totani (Todarodes sagittatus) hanno un colore più chiaro, tendente all’arancio, mentre i calamari (Loligo vulgaris) sono più scuri, con una colorazione che vira verso il viola. La forma, sebbene a prima vista sembri simile, nasconde una piccola differenza nella posizione delle pinne: romboidali quelle del calamaro (anche chiamate ali), triangolari quelle del totano, collocate nella parte alta e di dimensione inferiore. Sempre da un punto dal punto di vista della conformazione, i due molluschi si differenziano per la penna o gladio che nei calamari è più spessa.
Un’ulteriore differenza tra calamaro è totano è nei tentacoli. Anche se ne abbiamo 10 in entrambe le specie, i totani su due di questi presentano dei piccoli uncini utili per afferrare meglio la preda.
Sul banco del pesce fresco, riconoscere totano e calamaro dovrebbe risultare più semplice. I primi infatti sono di stagione tra aprile e luglio, mentre i calamari tra settembre e dicembre. Durante questi periodi specifici, i molluschi lasciano le profondità sabbiose e fangose a cui sono soliti nuotare per risalire in superficie di notte, quando vengono pescati.
Un’ulteriore differenza è data dalla consistenza della carne: più tenera quella del calamaro, più croccante quella del totano. Questo si riflette anche sul prezzo, rendendo il totano più economico rispetto al calamaro. In entrambi i casi però, per poter assaporare le differenze, occorre scegliere una cottura delicata che non sia la frittura.
L’utilizzo in cucina però, a scapito delle differenze, è simile. Possiamo preparare sia i totani che i calamari ripieni, così come gli anelli di totano o di calamaro fritti. Per una cottura più violenta, come quella alla griglia invece, vi consigliamo di utilizzare i totani che hanno carni più consistenti.