Una pratica che permette a rider di ottimizzare gli spostamenti ma può causare ritardi nella consegna: il trucco del doppio ordine.
Un problema che le piattaforme di food delivery devono affrontare quotidianamente è quello del servizio di consegna a domicilio. Sì perché sopratutto nelle grandi città la richiesta di cibo da asporto è molto alta e le distanze da percorrere sono notevoli. Ovviamente gli spostamenti dei rider rappresentano sempre un costo, motivo per cui spesso i sistemi di food delivery sfruttano una strategia per ottimizzare il tutto: assegnare uno o più ordini allo stesso rider.
Ma se da un lato questa pratica agevola le piattaforme riducendo i costi di trasporto, dall’altro può arrecare qualche disagio a chi è a casa e sta aspettando la propria cena (o pranzo). Scopriamo che cos’è la pratica del doppio ordine.
Doppio ordine: un rider, più direzioni
Descrivere la pratica del doppio ordine è molto semplice. Come anticipato si tratta sostanzialmente di assegnare al medesimo rider più ordini da consengare a indirizzi diversi che hanno fatto richiesta di ricevere la pietanza ordinata più o meno entro un orario simile.
Ovviamente si tratta di un metodo che porta con sé alcuni vantaggi, soprattutto per le piattaforme di food delivery. Tra questi abbiamo:
- Minor numero di corse per i rider;
- Abbattimento dei costi. Del resto meno un rider si sposta, meno saranno i costi di consegna, col risultato che sia i ristoratori che le piattaforme possono guadagnare di più;
- Maggiore flessibilità. Così facendo, infatti, è possibile gestire più ordini nello stesso momento, ottimizzando il processo di spedizione.

Il lato negativo del doppio ordine
Tuttavia, il doppio ordine porta con sé anche un aspetto negativo e a risentirne, infatti, è proprio il cliente finale. Infatti, se da un lato assegnare a un unico rider più ordini può ottimizzare il tragitto di consegna, dall’altro finisce per allungare i tempi di attesa. Sì, perché lungo il percorso, il rider dovrà fermarsi più volte per poter consegnare tutti gli ordini. Il risultato? Chi si trova più lontano sulla mappa del rider, finirà per attendere molto di più rispetto ai tempi stabiliti.
Ovviamente le stesse piattaforme di food delivery prevedono delle misure utili per andare incontro ai clienti il cui ordine è in ritardo. Infatti, è previsto un vero e proprio risarcimento a favore del cliente qualora i tempi di consegna siano eccessivamente superiori rispetto a quelli dichiarate in fase di ordine. Questo può essere:
- A carico della piattaforma, per cui se ne occuperà la piattaforma utilizzata per fare l’ordine;
- A carico del ristorante;
- Ripartito tra piattaforma e ristorante.
In ogni caso è importante specificare che ogni piattaforma ha una propria politica di rimborso, motivo per cui bisogna sempre consultare le linee guida quando si fa un ordine tramite una determinata app.