Le rane fritte sono un secondo piatto tipico delle zone della Lombardia e del Piemonte. Ecco come prepararle con la pastella.
Le rane fritte sono un prodotto tipico della provincia di Novara e, più in generale, di quelle zone tra Piemonte e Lombardia dove i terreni sono coltivati prevalentemente a risaie. Si tratta di un secondo piatto di origine povera portato in tavola grazie alle abilità del Rané, l’esperto cacciatore di rane. Oggi considerato uno dei secondi piatti sfiziosi della tradizione, un tempo veniva cucinato per necessità. Le cosce di rana fritte infatti erano una delle principali fonti di proteine delle fasce meno abbienti della popolazione.
Pulire le rane è forse una delle operazioni più complicate della cucina e per fortuna in questo ci vengono in soccorso supermercati e pescherie. Le rane infatti si trovano in commercio già pulite, fresche o surgelate, perfette per una frittura croccante.

Come preparare la ricetta delle rane fritte
- Per prima cosa lavate bene le rane sotto acqua corrente, poi asciugatele con della carta da cucina. Se sono congelate, prima lasciatele scongelare in frigorifero.
- Trasferitele poi in una ciotola, insaporitele con il prezzemolo tritato e copritele con il vino bianco. Lasciate marinare per un paio di ore.
- Mescolate in una ciotola la farina e l’acqua creando una pastella liscia e priva di grumi.
- Scaldate abbondante olio di semi fino a raggiungere i 170°C quindi intingete le rane una alla volta nella pastella e poi friggetele. Dovranno risultare dorate e croccanti e basteranno pochi minuti.
- Scolatele con una schiumarola e passatele su carta assorbente per rimuovere l’unto in eccesso. Servitele ben calde con sale e succo di limone.
Le rane fritte con pastella preparate con la ricetta originale sono davvero gustose e perfette per coloro che amano sperimentare nuovi sapori. Potete anche provare a realizzare una golosa pastella alla birra.
Conservazione
Come per tutte le ricette fritte, anche in questo caso vi consigliamo di consumarle appena fatte così da apprezzarne la croccantezza.
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