Pane e panelle è uno street food siciliano di grande spessore per gusto, sapore e semplicità degli ingredienti. Facilissimo da preparare a casa, ecco la ricetta!
Le panelle in Sicilia sono un’istituzione, un piatto di strada a base di farina di ceci, acqua e prezzemolo: fatto quasi di niente, ma incredibilmente gustoso e appetitoso. Le panelle siciliane sono molto facili da preparare e una tira l’altra: la ricetta è tipica della zona di Palermo e, da tradizione, vanno servite dentro alle mafalde, dei panini siciliani di semola di grano duro ricoperti di semi di sesamo.
Oggi vediamo ingredienti e preparazione con foto passaggi e videoricetta: con questa ricetta, panelle siciliane per tutti! In più vi riveliamo due varianti imperdibili: quella dolce, e quella light.
Come fare le panelle palermitane fritte
1. Cominciate setacciando la farina di ceci.
2. In un pentolino, versate 750 millilitri d’acqua e, a freddo, versateci a pioggia la farina mentre mischiate velocemente con una frusta in modo che non si formino grumi.
3. Accendete il fuoco e regolatelo su un calore medio. Non dovete mai smettere di girare, o correrete il rischio di far attaccare il composto al fondo della pentola e di bruciarlo. Aggiungete poi sale e pepe.
4. Quando l’impasto delle panelle comincerà ad addensarsi, cuocete per altri dieci minuti. Per evitare schizzi, abbassate leggermente la fiamma o proteggetevi con un guanto da cucina.
5. Alla fine il composto deve essere sodo e ben fermo. Toglietelo dal fuoco.
6. Lavate le foglie di prezzemolo, asciugatele, tritatele finemente e aggiungetele all’impasto mischiando bene.
7. Versate la pastella in una teglia da forno ricoperta di carta oleata e livellatelo sino ad avere uno strato sottile dello spessore di circa tre millimetri. Lasciate completamente raffreddare per 30-40 minuti.
8. Poi, tagliate l’impasto in quadrati, o se preferite in rettangoli, con lati di circa sette centimetri.
9. Versate dell’olio di semi in una padella e portatelo a temperatura di frittura (circa 80°C).
10. Friggete le panelle un po’ alla volta, rigirandole ogni tanto. Dovrebbero essere pronte in un paio di minuti, appena sono ben dorate. Fatele scolare su un foglio di carta assorbente da cucina.
11. Nel frattempo, tostate i panini di sesamo tagliati a metà in forno a 180 °C per 4-5 minuti o su una padella antiaderente.
12. Farcite i panini con una generosa dose di panelle e serviteli caldi. Accompagnate con spicchi di limone, da spruzzare a piacere.
Così nasce la specialità pane e panelle!
Come fare le panelle al forno
Lo sappiamo: la ricetta originale delle panelle è perfetta così com’è. Ma, per chi vorrebbe un variante leggermente meno calorica, può provare a cuocerle al forno invece che friggerle.
In forno caldo a 200°C, modalità grill, ponete una teglia foderata di carta forno su cui avrete versato l’impasto. Fate cuocere per circa 5 minuti: saranno morbide dentro e croccanti all’esterno. Sentirete che delizia panelle e pane al forno!
Panelle dolci
Una variante meno conosciuta è quella delle panelle dolci: se volete realizzarle dovete semplicemente aggiungere 100 g di burro e 100 g di zucchero all’impasto neutro.
Vanno poi servite con abbondante e golosa crema pasticcera. Tradizionalmente sono il dolce di Santa Lucia, che si festeggia il 13 dicembre.
Conservazione
Le panelle, sia dolci che salate, è meglio consumarle ancora calde e appena pronte. Se, però, ne avanza qualcuna, conservatela per 1 giornata in frigorifero avvolta dalla pellicola trasparente. Sconsigliamo la congelazione in freezer.
La pastella o le panelle già magliate ma crude si possono conservare senza problemi per 1 giorno intero in frigo e friggerle il giorno dopo prima di servirle.
Quando sono nate le panelle (nel pane)?
L’origine e la storia delle panelle risale al periodo della dominazione araba in Sicilia, avvenuta tra l’VIII e il XIII secolo. Gli Arabi, che erano grandi consumatori di ceci, introdussero questa leguminosa nell’isola e gli abitanti locali iniziarono a utilizzarla per preparare le panelle.
Le panelle sono diventate un cibo di strada molto popolare in Sicilia, soprattutto a Palermo, dove vengono spesso servite all’interno di un panino insieme ad altre prelibatezze come crocchè di patate e stigghiole (spiedini di interiora di vitello).