Ai tempi del coronavirus nasce in Svezia il primo ristorante per una sola persona: un tavolo in mezzo alla campagna e cibo recapitato per via aerea. Ecco come funziona.
Di questi tempi si tende a mettere la sicurezza propria e degli altri in prima posizione e si sente spesso parlare di nuove norme per mantenere le distanze senza in qualche modo rinunciare alle “vecchie abitudini”. In risposta a queste nuove esigenze è nato nella campagna svedese Bord för en, un ristorante che si vanta di essere il più sicuro ai tempi del Coronavirus. Vediamo di capire perché e come funziona!
Bord för en: il ristorante per uno
L’idea è nata dalla mente di chef Rasmus Persson e di sua moglie Linda Karlsson. Titolari di una fattoria, hanno deciso di aprire un ristorante per una persona nel mezzo della campagna svedese.
Il meccanismo è semplice: al cliente vengono date le indicazioni necessarie per raggiungere il tavolo dalla fermata dell’autobus più vicina. Una volta accomodato, una fune lunga 50 m trasporterà in una sola volta il pasto di tre portate studiato dallo chef, all’interno di un grazioso cestino da Pic-Nic con tanto di tovaglietta a quadretti rossi.
Terminato il pasto, che lo chef precisa possa essere consumato indistintamente a colazione, pranzo o cena, il cliente decide quanto pagare. La coppia attenderà poi 6 ore prima di procedere ad un’accurata pulizia della postazione e laverà per ben due volte i piatti utilizzati. I contatti quindi tra il cliente e lo chef sono azzerati, rispettando quindi le severe restrizioni del momento.
Bord för en: menù e apertura
Il menù varia in base alla stagione ma sarà sempre costituito da antipasto, piatto unico e dolce. Al momento prevede delle frittelle di patate (Raraka), un purè di carote allo zenzero con crocchette di mais chiamato Black and Yellow e per finire una torta ai mirtilli.
Bord för en (letteralmente “tavolo per uno”) sarà aperto dal 10 maggio all’1 agosto ed è possibile prenotare attraverso il sito ufficiale.