Tardura romagnola: il prodotto tradizionale di Pasqua

Tardura romagnola: il prodotto tradizionale di Pasqua

Ecco la ricetta veloce della tardura romagnola. Si tratta di un piatto tipico della tradizione italiana, preparato in occasione della Pasqua.

La tardura romagnola è un prodotto tipico, presente nel repertorio gastronomico italiano da generazioni e generazioni. La ricetta originale è molto semplice da fare e il suo nome consiste in un termine dialettale che, tradotto in italiano, significa “tiratura“. Infatti, durante la lavorazione l’impasto viene tirato, piuttosto che impastato. Il suo sapore è molto simile a quello dei passatelli romagnoli, ma il metodo di lavorazione è diverso. In passato, veniva considerata una ricetta di Pasqua e preparata in occasione di questa festività. A ogni modo, questa minestra romagnola è a base di brodo di carne e uova, arricchita con un po’ di noce moscata.

Tardura romagnola

Preparazione per la ricetta della Tardura romagnola

  1. Prima di cominciare, realizzate un buon brodo di carne. Ve ne serve un litro circa.
  2. In una ciotola, sgusciate le uova. Usando una forchetta o una frusta a mano, sbattetele energicamente.
  3. A queste, aggiungete il parmigiano grattugiato e il pangrattato. A ogni aggiunta, mescolate.
  4. Aggiustate con un pizzico di sale e, se volete, insaporite con della noce moscata grattugiata.
  5. Mescolate con attenzione, per ottenere un composto omogeneo.
  6. Versate il brodo, preparato precedentemente, in una pentola per riscaldarlo.
  7. Quando arriva a bollore, abbassate la fiamma e versate il composto in una sola volta.
  8. Mescolate e fate cuocere per circa 4 minuti, a fuoco medio-alto, per far addensare il tutto.
  9. Quando il composto si sbriciola, spegnete e fate intiepidire, prima di poter impiattare e servire con altro parmigiano grattugiato.

Conservazione

Questa sorta di pasta in brodo è considerata parte della tradizione romagnola pasquale, ma è buona anche se mangiata tutto l’anno. Il consiglio migliore è di gustarla appena fatta e calda, quindi evitando di conservarla.

Dalla tradizione romagnola arriva anche un’altra ricetta imperdibile, quella della spoja lorda.

5/5 (1 Recensione)

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