Sull’app compaiono mega sconti, ma quello che non sai è che alla fine potresti pagare di più. Ecco cosa sapere per difendersi.
A volte capita di aprire la nostra app di food delivery preferita e di trovare una promozione allettante su certi piatti di alcuni ristoranti. Indubbiamente siamo attirati dalla promozione, a maggior ragione se applicata al nostro piatto preferito.
Eppure, nonostante si tratti di un’attività di marketing lecita e diffusissima in ogni settore, presenta un lato oscuro che non tutti conoscono. Sì perché a volte succede di credere di aver pagato meno, quando in realtà non è così. Ecco come funziona questa nuova truffa.
Food delivery e sconti falsi: tutto quello che c’è da sapere
Prima di tutto bisogna fare una premessa: non sempre gli sconti presenti nelle piattaforme online sono sinonimo di inganno. Ci sono dei casi in cui le promozioni sono effettivamente tali, ma è pur sempre consigliabile fare attenzione al prezzo finale al momento del pagamento. Tuttavia, come anticipato, esistono dei casi in cui i clienti devono affrontare una vera e propria truffa. Questo fenomeno ha coinvolto sopratutto alcune aziende di food delivery con sede negli Stati Uniti e Singapore, ma può essere applicato ovunque.
Nel primo caso, la truffa consisteva nel pubblicizzare nei vari siti web e nelle app di una nota azienda di food delivery degli sconti allettanti su articoli selezionati. Di per sé nulla di strano, se non fosse che al momento dell’acquisto, i consumatori non riuscivano a comprare il cibo al prezzo promesso dalla pubblicità a causa di alcune commissioni obbligatorie che venivano aggiunte in automatico al momento del pagamento. Insomma, una persona credeva di spendere meno, quando in realtà finiva per spendere o la cifra standard o addirittura di più rispetto al solito.
Nel secondo caso, invece, i consumatori erano attirati da una pubblicità allettante: consegne gratuite e illimitate su tutti i ristoranti presenti nell’applicazione, qualora ci si abbonasse al piano premium. Un’offerta non male, è vero, se solo fosse stata reale. Infatti, gli abbonati avevano ricevuto solamente uno sconto di 3 dollari per la consegna su tutti i ristoranti, mentre di 6 dollari solo su alcuni ristoranti selezionati.

Pubblicità ingannevole: come vengono tutelati i consumatori
In entrambi i casi citati in precedenza, abbiamo a che fare con un caso di pubblicità ingannevole. Ovviamente lo Stato prevede sempre delle sanzioni contro chi la esercita. In primis vi è il pagamento di una multa, la cui cifra può variare a seconda della gravità della truffa appena commessa, ma non mancano anche altri sanzioni. Tra queste, l’obbligo di fare degli annunci correttivi sugli stessi canali con cui è stata fatta circolare la pubblicità e di chiusura dell’attività in questione.
In ogni caso, per potersi tutelare è sempre importante fare attenzione al prezzo finale presente nel carrello al momento del pagamento e, qualora si riscontrassero delle anomalie, contattare immediatamente l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).