Voie Gras: la versione vegana del foie gras francese
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Voie Gras: arriva sul mercato il foie gras vegano

voie gras

Sta per arrivare sul mercato la versione vegana del foie gras: si chiama Voie Gras e sarà distribuito da Nestlé.

Si chiama “Voie Gras” la nuova versione vegana del foie gras che Nestlé si appresta a introdurre sul mercato mondiale. Circa 140 grandi negozi al dettaglio sia in Svizzera che in Spagna inizieranno a testare il prodotto proprio in questi mesi. Utilizzando una ricetta a base di verdure miste, pasta di miso, sale marino e olio al tartufo, la multinazionale svizzera afferma di aver creato un prodotto che ricorda il noto ma controverso foie gras.

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Voie Gras: il foie gras vegano

Voie Gras è destinato a “tutti i buongustai che hanno a cuore il benessere degli animali”, afferma Nestlé. Questa pietanza avrebbe a un sapore simile a quello del rinomato piatto di lusso francese senza che l’oca o l’anatra siano state fatte aumentare di peso attraverso l’alimentazione forzata.

Da un lato gli animalisti gioiscono alla novità, ma gli esperti di un prodotto che si è ritagliato negli anni una fetta importante del mercato gourmet storcono il naso. Nestlé ha sottolineato le distinzioni che renderebbero il voie gras superiore al foie gras.

Secondo il comunicato stampa che annuncia il nuovo alimento vegano, il Voie Gras ha un profilo nutrizionale superiore a quello del foie gras tradizionale. Inoltre, sarà venduto a un prezzo molto più basso di quello che normalmente viene addebitato per lo stesso prodotto animale originale: 7,95 franchi per un barattolo da 180 grammi (prezzo consigliato), a differenza delle cifre sbalorditive che il foie gras può effettivamente ottenere.

La decisione di Nestlé

Nestlé ha chiarito di essere determinata a introdurre sul mercato prodotti a base vegetale perché sono preferiti da una fascia di popolazione in continua espansione. Non solo, ma il foie gras tradizionale è senza dubbio il prodotto più discusso quando si parla di allevamento e benessere animale. I consumatori stanno ponendo un’enfasi crescente sull’etica e sulla sostenibilità quando decidono cosa mangiare.

Già numerosi Paesi, da Malta alla Svizzera, ne hanno bandito la produzione. Lo stato di New York lo ha bandito a titolo definitivo (non senza problemi e battute d’arresto legali), come ha fatto di recente re Carlo III rimuovendolo definitivamente dai menù delle residenze reali.

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ultimo aggiornamento: 30 Novembre 2022 17:46

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