Bella dentro è un nuovo progetto dedicato al mondo del food, che vuole evitare gli sprechi alimentari del settore ortofrutticolo.

La Start-up Bella Dentro nasce dall’idea di due giovani menti: Camilla Archi e Luca Bolognesi. Amici sin da bambini, con due background di studio molto diversi ma complementari, i giovani hanno deciso di sviluppare un progetto tutto nuovo e molto ambizioso, che predilige la qualità a discapito delle apparenze. Proprio così, Camilla e Luca traggono il loro punto di forza dai difetti di frutta e verdura, che normalmente verrebbero buttate.

Il segreto consiste nel ridare un valore a questi prodotti.

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L’obiettivo di Bella Dentro e come funziona questo nuovo progetto

La Start-up mira a combattere gli sprechi alimentari attraverso l’acquisto di quei prodotti che, manifestando difetti, andrebbero buttati e non più immessi sul mercato. Così, a bordo del loro apecar, i giovani Camilla e Luca si recano dai produttori che appoggiano il loro progetto e comprano frutta e verdura ingiustamente definita come di scarto; per poi rivenderla ai consumatori. Questi ultimi possono così compiere una scelta dettata dal buon senso, nell’acquisto dei prodotti che portano sulle loro tavole.

Il progetto si sta inoltre espandendo con la costruzione di una piattaforma E-Commerce, adibita alla vendita on line, su cui ordinare direttamente la propria spesa. L’ordine potrà poi essere ritirato in alcuni punti di raccolta dislocati sul territorio di Milano. Sarà inoltre possibile fare acquisti con una spesa on-the-go.

Progetto Bella Dentro
Fonte foto: https://www.facebook.com/belladentro.org/photos/

I produttori che hanno aderito al progetto Bella Dentro

Numerosi sono i produttori che hanno appoggiato con entusiasmo a questo nuovo progetto, a loro volta con lo scopo di combattere gli sprechi ortofrutticoli e, di conseguenza le perdite economiche. I primi a manifestare interessi verso la Start-up sono stati i produttori romagnoli, tra Faenza e dintorni.

Con questo nuovo progetto, frutta e verdura apparentemente brutte e da buttare acquistano così un nuovo valore, non più dettato da caratteristiche esterne; ma dalla loro bontà.

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ultimo aggiornamento: 12-04-2018


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