Un articolo porta l’attenzione sulla carenza di vitamina J in una dieta vegana. Ma cos’è la colina e in quali alimenti è possibile trovarla?

Definire il veganesimo una moda potrebbe suscitare l’ira di coloro che credono fermamente nella possibilità di alimentarsi senza consumare carne, pesce o derivati animali. Secondo alcuni studi però, escludere dalla propria dieta intere categorie alimentari, potrebbe provocare carenze nutrizionali come la Vitamina J.

Nota anche come colina, la Vitamina J non viene nominata di sovente. Contenuta soprattutto nella carne di manzo, nelle uova e nei latticini, è fondamentale per la salute del cervello e del sistema nervoso. L’articolo, scritto dalla nutrizionista britannica Emma Derbyshire e pubblicato sulla rivista scientifica BMJ Nutrition, Prevention & Health sottolinea il legame tra le carenze di vitamina J, o colina, e malattie neurodegenerative come l’Alzhaimer e la malattia di Huntington.

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Fonti vegetali di Vitamina J

Secondo il National Institute of Health, la dose giornaliera raccomandata di colina è di 550 milligrammi per gli uomini e di 425 milligrammi per le donne.

Broccoli in padella
Broccoli in padella

Coloro che seguono una dieta vegana possono trovare questa vitamina in alimenti vegetali come noci, fagioli, broccoli e, più in generale, verdure appartenenti alla famiglia delle crucifere. Ecco qualche valore a confronto:

Tuorlo 820,2 mg
Caviale 490,9 mg
Fegato 333,3 mg
Stoccafisso 291,3 mg
Farina di soia 190,6 mg
Spaghetti di soia 177 mg
Soia 115,9 mg
Pomodori secchi 104,6 mg
Lenticchie 96,4 mg
Fave secche 95,8 mg
Piselli 95,5 mg
Ceci 95,2 mg
Fagioli dell’occhio 94,7 mg
Salmone rosa 94,6 mg
Semi di lino 78,7 mg
Curcuma 49,2 mg
Cavolfiore 44,3 mg

È evidente quindi come gli alimenti vegetali contengono dosi molto meno massicce di questa vitamina. Potrebbe pertanto rivelarsi necessario assumere integratori alimentari o variare la dieta in modo da assumere tutte le sostanze nutritive necessarie.

Come detto non si tratta di uno studio ma di un articolo, quindi non è opportuno essere allarmisti. L’importante, quando si decide di apportare cambiamenti significativi alla propria dieta, è rivolgersi a nutrizionisti esperti in modo tale da non incorrere in carenze nutrizionali gravi.

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ultimo aggiornamento: 01-03-2020


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